"Ben otto Aziende sanitarie regionali su diciotto fanno segnare un grave segno meno. Non solo non hanno assunto nuove risorse, ma non hanno neanche garantito il turn-over e sono in progressiva e preoccupante perdita di infermieri, come confermato dal raffronto dell'ultimo trimestre 2024, che certifica ulteriori consistenti perdite nella maggior parte di esse. Di queste, registriamo situazioni di estrema gravità, con punte di -53 nell'Asl Cuneo 1 e di -73 nell'Asl di Alessandria". Lo comunica in una nota il sindacato di infermieri Nursind Piemonte, che "chiede ancora una volta alla Regione un confronto generale e più specifico con le singole aziende sulla questione infermieristica".
"Quattro Aziende sanitarie - prosegue il sindacato - sono ben al di sotto delle assunzioni previste oltre il turn-over e anche in questo caso il dato dell'ultimo trimestre evidenzia preoccupanti arretramenti in due di esse, come Asl To 5 e il San Luigi.
Al 31 dicembre.2024, due aziende, l'Asl To 4 e l'Asl Asti, hanno registrato di misura il limite minimo di assunzioni previste oltre il turn-over, ma comunque dentro la dotazione organica e non extra tetto. Sono invece solo tre le aziende che hanno superato questo limite: il Mauriziano, l'Asl Città di Torino e l'Asl To 3. In queste ultime due - sottolinea Nursind Piemonte - si nota un miglioramento, raffrontando l'ultimo trimestre 2024. Aziende dove peraltro si è concentrato il maggior numero di infermieri assunti su scala regionale".
"In generale - conclude il sindacato - possiamo dire che le migliaia di candidati che partecipano ai concorsi non si traducono in un incremento di personale nelle aziende. A tale proposito è intuibile che le nuove risorse probabilmente sono in numero limitato e che quelle che ci sono non sono state neanche esaurite. Cresce il fenomeno delle dimissioni precoci".