Qualche spiraglio si intravede nella vicenda della Rsa di Gavi in provincia di Alessandria. Lo fa sapere Stefania Gallo, coordinatore territoriale Cse Sanità che, oggi, con Cgil e Uil ha incontrato il viceprefetto Maria Clara Callegari, rappresentanti di Asl (proprietaria della struttura) e la Cooperativa Codess Sociale (gestore fino al 31 dicembre).
Presente anche il sindaco di Gavi, Carlo Massa. Sempre oggi, proprio davanti a Palazzo Ghilini - sede della Prefettura - Cse ha organizzato una manifestazione pacifica per accendere i riflettori «per scongiurare la chiusura della struttura».
L'Asl valuterà l'affidamento diretto della struttura per qualche mese in modo da partire con un nuovo bando di aggiudicazione. Spiraglio anche dalla Cooperativa, che potrebbe presentarsi per l'affidamento diretto, mantenendo però la clausola Asl di ridurre gli ospiti a 24 rispetto ai 35 attuali.
«La riduzione - spiega Gallo - serve per non rendere necessario il certificato di agibilità. Il documento manca dal 2018: il progetto per ottenerlo era pronto, ma la pratica non è stata portata avanti. Dopo un'ispezione a gennaio 2024 è stata concessa proroga di sei mesi con vincolo di mantenere una squadra fissa 24 ore su 24 di vigili del fuoco certificati, che costa alla Cooperativa 6mila euro al mese».
Resta il problema di ricollocare l'altra decina di ospiti e i quindici lavoratori sui trentacinque attuali (quattro contratti a tempo determinato in scadenza a fine anno senza rinnovo e gli altri indeterminati). La Cooperativa ha proposto trasferimenti nel Torinese o in Liguria. Un aggiornamento tra le parti è previsto il 23 dicembre.