Genova, oltre 1,25 milioni per i progetti sul disturbo cognitivo

È quanto emerso durante il convegno “La mente oltre la nebbia” a Palazzo Ducale, organizzato da Alisa

16/05/2025
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Oltre 1 milione e 250 mila euro sono stati destinati alla Liguria per il triennio 2024-2026 dal fondo nazionale per le demenze. La somma viene utilizzata per lo sviluppo di due linee strategiche, nell’ambito delle attività della Rete regionale demenze. È quanto emerso durante il convegno “La mente oltre la nebbia” a Palazzo Ducale, organizzato da Alisa per fare il punto sulle iniziative della rete.

“Con circa 40.000 persone affette da demenze – spiega l’assessore alla sanità di Regione Liguria – la Liguria è una delle Regioni Italiane con la più alta prevalenza della malattia. Parlare oggi di invecchiamento - spiega l’assessore alla Sanità - significa parlare di invecchiamento attivo, un concetto promosso anni fa dalla Comunità Europea ma che Regione Liguria grazie al professor Ernesto Palummeri portiamo avanti da anni con grazie convinzione. Proprio nei giorni scorsi abbiamo aperto un tavolo permanente sull’invecchiamento attivo, grazie a una convenzione tra Regione Liguria e il Forum del Terzo Settore, che riunisce molte realtà associative impegnate in questa direzione. L’istituzione della rete regionale per le demenze rappresenta un passaggio chiave, perché oggi più che mai è evidente l’importanza della prevenzione. Le patologie cronico-degenerative, come quelle legate alla demenza, interessano una parte sempre più ampia di popolazione e intercettarle precocemente può fare la differenza. Esiste, infatti, un ampio spettro di deficit cognitivi iniziali su cui è possibile intervenire con percorsi di riabilitazione precoce. Le nuove linee guida, finanziate grazie ad attività di ricerca, puntano sulla tele-riabilitazione cognitiva e sul supporto psicologico alle famiglie. È in questa direzione che vogliamo andare. Come Regione Liguria e come assessorato, siamo al fianco di tutti gli operatori: istituzioni, medici, infermieri, ma anche – e soprattutto – delle associazioni di pazienti, che in questa sfida hanno un ruolo fondamentale”.

“Le due linee strategiche per le quali la Liguria ha ottenuto i finanziamenti – aggiunge Ernesto Palummeri coordinatore della Rete Regionale Demenze – sono di grande importanza: una promuove interventi di teleriabilitazione cognitiva che consentirà di elaborare un protocollo di stimolazione cognitiva a distanza per persone con diagnosi di Disturbo Neuro cognitivo Minore e disturbo Neuro cognitivo Maggiore (Demenza) di grado lieve-moderato che non possono accedere ai centri specialistici.  Si tratta di un intervento che viene messo a disposizione di coloro che abitano in aree lontane dai centri erogatori (le cosiddette aree interne) o che hanno comunque difficoltà negli spostamenti dal proprio domicilio. La seconda linea strategica promuove interventi di sostegno psicologico ai familiari che si prendono cura dei loro cari e un protocollo di intervento proposto da Regione Liguria e Piemonte, al quale aderiscono anche altre regioni”.

Questi interventi hanno anche l’obiettivo di elaborare dati precedentemente rilevanti su campioni di popolazione molto ampia, con l’intento di rendere questi interventi disponibili come prescrizione terapeutica a sostegno delle persone con disturbo neuro cognitivo erogate dalle strutture specializzate del Sistema Sanitario Regionale e Nazionale con un generale miglioramento della qualità della vita nelle persone affetta dalla malattia e dei loro familiari.

La contestuale revisione del Piano Nazionale delle Demenze Italiano che è in atto a livello del Tavolo Nazionale delle demenze coordinato dal Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità conduce ad un rafforzamento della rete di assistenza alle patologie sopradescritte che, in Liguria, secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, interessano complessivamente quasi settantamila persone e un numero equivalente di familiari.

Le attività della Rete Regionale Demenze comprendono altre iniziative che riguardano, tra le altre, aspetti di formazione del personale di assistenza, la diffusione delle recenti Linee guida nazionali sulle demenze e la loro implementazione nei diversi ambiti della rete (CDCD, Centri Diurni, Residenze, Assistenza domiciliare), promozione degli interventi di prevenzione di tali patologie, gruppi di lavoro sulla umanizzazione e adeguamento ai bisogni delle persone con demenza a livello delle strutture ospedaliere, a partire dai Pronto Soccorso, adeguamento dei programmi assistenziali dei Centri Diurni e delle Residenze, potenziamento dei Centri per i Disturbi Cognitivi e elle Demenze (CDCD), collaborazioni operative con le associazioni dei familiari presenti sul territorio, revisione del percorso terapeutico assistenziale (PDTA) per le demenze. Un impegno significativo anche in termini di risorse disponibili.

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