L’Europa stella polare per guidare la nuova era digitale

Al Regina Palace Hotel di Stresa, nel Verbano Cusio Ossola, il forum annuale della Fondazione Iniziativa Europa, presieduta dall’onorevole Michele Vietti, ha affrontato il tema dell’umanesimo digitale per governare il cambiamento

Loredana Polito 17/11/2024
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Si è conclusa con una grande partecipazione di pubblico, sia in presenza che online, la due giorni promossa dalla Fondazione Iniziativa Europa, presieduta dall’onorevole Michele Vietti, al Regina Palace Hotel di Stresa, nel Verbano Cusio Ossola, dal titolo «Governare il cambiamento: Umanesimo e Intelligenza Artificiale».

Il forum, promosso ogni anno dalla Fondazione, in questa sua ventunesima edizione ha approfondito l’impatto dell’intelligenza artificiale nello scenario geopolitico, con la partecipazione di esponenti del Governo Meloni, parlamentari, ambasciatori, magistrati, docenti universitari, imprenditori e giornalisti. Con un obiettivo condiviso: costruire una visione comune su come governare la trasformazione digitale in corso.

Come ha infatti spiegato l’onorevole Vietti al nostro quotidiano, «su questo argomento non ci sono ancora certezze acquisite e metabolizzate: bisogna confrontarsi e far maturare convinzioni condivise. La nostra stella polare, anche in questa materia, rimane l’Europa, che per una volta è all’avanguardia con la propria normativa e non si è fatta cogliere impreparata. Il quadro di riferimento deve essere europeo, anzi globale».

Nell’aprire i lavori, lo stesso Michele Vietti ha sottolineato come l’intelligenza artificiale rappresenti una rivoluzione destinata a cambiare profondamente la società, con implicazioni che devono essere gestite in modo responsabile.

«L’IA – ha ribadito – offre straordinarie opportunità: può migliorare numerosi aspetti della nostra vita collettiva, favorire l’inclusione sociale e potenziare le economie. Tuttavia, i rischi sono altrettanto grandi, e vanno affrontati con un approccio lucido ed equilibrato: la vera sfida è trovare un equilibrio che consenta di sviluppare il potenziale positivo dell’IA, limitandone le derive pericolose. Ecco perché è essenziale una governance solida e condivisa».

Il presidente della Fondazione Iniziativa Europa ha inoltre ha riconosciuto il ruolo di leadership assunto dall’Europa nel disciplinare la materia, grazie al recente Regolamento sull’Intelligenza Artificiale (l’Ai Act), considerato un modello globale per lo sviluppo di una tecnologia responsabile: «L’Unione Europea – ha affermato – ha compiuto un passo avanti straordinario, creando un quadro normativo che coniuga innovazione e tutela dei diritti fondamentali. Ora spetta ai singoli Stati, Italia compresa, recepire queste regole in modo coerente. Solo con una regolamentazione chiara e uniforme possiamo garantire che l’IA sia al servizio dell’uomo e non viceversa».

Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha quindi illustrato le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale alla Pa, ricordando l'introduzione recente di un avatar virtuale, pensato per semplificare la partecipazione di cittadine e cittadini ai concorsi pubblici. Zangrillo ha precisato che l’Intelligenza Artificiale deve essere vista come uno strumento complementare all'intelligenza umana, utile a migliorare l'efficienza del servizio pubblico, senza sostituire il giudizio umano.

«L’intelligenza artificiale è uno strumento di democratizzazione del rapporto tra cittadinanza e Pubblica Amministrazione, che può aiutare la comunicazione, abbattendo le barriere» – ha rimarcato nel suo intervento l’amministratore delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella.

Durante il forum Giuseppina Rubinetti, vicepresidente esecutiva della Fondazione ha posto l’attenzione sull’impatto sociale dell’IA e sul ruolo delle nuove generazioni: «L’Intelligenza Artificiale – ha detto – non è più una visione futuristica, ma una realtà concreta che sta plasmando in modo irreversibile la nostra società. Più di tutto, incide sulla vita dei giovani, che dovranno imparare a sviluppare pensiero critico e consapevolezza etica per diventare protagonisti attivi del cambiamento».

Rubinetti ha delineato tre pilastri fondamentali per governare la trasformazione tecnologica: l’etica, per assicurare che l’IA rispetti i diritti umani e i valori democratici; la cultura critica, per formare cittadine, cittadini, imprese e istituzioni capaci di comprendere e gestire l’innovazione in modo attivo e consapevole; una regolamentazione uniforme che garantisca trasparenza, sicurezza e tutela dei diritti fondamentali, evitando frammentazioni normative.

Nel corso dell’evento è stato affrontato anche il tema della disinformazione e della guerra ‘ibrida’, che si manifestano anche nel nostro territorio, con siti troll, fake news e deep fake. L'utilizzo crescente dell'intelligenza artificiale rende questa sfida ancora più complessa, soprattutto nel contesto della sicurezza e della resilienza della società.

Il viceministro agli Esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, ha sottolineato l'importanza di costruire una società resiliente e di informare in modo adeguato i giovani sui rischi connessi all’IA e alla disinformazione. Ha evidenziato che è necessario sviluppare regole sicure per affrontare la gestione dell’intelligenza artificiale a livello globale, per evitare che si formino due blocchi separati: le democrazie da un lato e il resto del mondo dall’altro. Infine, Cirielli ha rimarcato l'importanza di un dialogo internazionale continuo, volto a evitare divari tecnologici nell'uso dell’IA e garantire l’equità nel suo sviluppo.

È intervenuto sul palco anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che si è soffermato anche sulla recente sentenza della Corte Costituzionale sull'Autonomia differenziata, definendola una decisione equilibrata e condivisibile, che rappresenta un passo in avanti significativo verso una soluzione definitiva, potenzialmente di tipo referendario. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di attendere le motivazioni ufficiali della sentenza per una valutazione tecnica più completa, evidenziando come queste siano destinate a essere articolate e complesse.

Con questa nuova edizione, il forum di Stresa si conferma ancora una volta un appuntamento di riferimento per il dibattito internazionale sull’innovazione tecnologica e sui suoi impatti sociali. La Fondazione Iniziativa Europa ribadisce così il proprio impegno a promuovere una visione in cui progresso tecnologico e umanesimo si intrecciano armoniosamente, guidando il cambiamento in modo etico e responsabile, sempre alla luce dei valori della cultura democratica e liberale che da sempre l’ente promuove.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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