Nell’anno 2024 l’ufficio statistica ha condotto, per conto di ISTAT, la “Rilevazione Prezzi al Consumo” presso 464 ditte, acquisendo mensilmente il prezzo di 551 referenze di cui 123 (frutta, verdura e pesce fresco) per due volte: il primo e il decimo giorno lavorativo.
Analizzando i dati definitivi del mese di novembre 2024 in merito all’indice NIC (Nazionale Intera Collettività), si evidenzia una minima variazione tra il dato congiunturale (ottobre 2024-novembre 2024) di Novara 0,0% e quello nazionale -0,1% più evidente invece la differenza i dati tendenziali (novembre 2023-novembre 2024) +0,8% Novara e +1,3% nazionale.
Analizzando le variazioni a livello comunale, su base annua, delle singole divisioni, possiamo notare, in merito alla divisione “abitazione, acqua, energia elettrica, gas ed altri combustibili” un rallentamento nella discesa dell’indice a -0,3% rispetto al -2,0% di ottobre, continua, se pur rallentando, la discesa inflazionistica della divisione “comunicazioni” che si attesta a -7,8% rispetto al -7,9% di ottobre. La divisione “servizi ricettivi e di ristorazione” presenta ancora un aumento del +1,8% ma più contenuto rispetto +2,5% di ottobre.
Significativo il dato sul cosiddetto carrello della spesa, composto dai beni alimentari e per la cura della casa e della persona che per Novara a novembre si attesta al +1,9% su base annua rispetto al +1,1% dello scorso mese, indice anche questo che segna una minore crescita inflazionistica della città di Novara rispetto al dato italiano che si attesta a +2,6%.
La diffusione dei dati definitivi comunali per il mese di dicembre è prevista per le ore 10:00 di giovedì 16 gennaio 2025 e non è possibile diffondere dati locali prima di tale data ma solo analizzarli durante la seduta della Commissione Comunale per il controllo rilevazione dei prezzi.
Per quanto riguarda la rilevazione a livello nazionale, a dicembre, secondo le stime preliminari, l’inflazione è stabile a +1,3%. Nella media 2024, la crescita tendenziale dei prezzi al consumo si attesta all’1,0%, in forte calo rispetto al +5,7% del 2023. La netta attenuazione dell’inflazione nell’anno appena concluso è per lo più imputabile alla marcata discesa dei prezzi dei Beni energetici (-10,1% da +1,2% del 2023). Anche nel settore alimentare si assiste a un rapido ridimensionamento della dinamica dei prezzi (+2,3% da +9,8%) che tuttavia resta ben al di sopra del tasso di inflazione. Nel 2024, l’inflazione di fondo si ferma a +2,0% (da +5,1% del 2023). A dicembre, il trascinamento dell’inflazione al 2025 è +0,3%.