«Quello che racconto è il mio percorso»

A parlare è l’autrice del libro «Gen Z: scegliere se stessi prima del lavoro»

21/11/2025
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Eccolo il primo di libro di Veronica Feston.  “Gen Z: scegliere se stessi prima del lavoro” il titolo. Presentato venerdì sera, per la prima volta, in un salone delle mura gremito al Castello di Novara. Ad intervistarla è stato Lello Matrone.
«Questo libro - racconta Veronica - ho iniziato a scriverlo immaginandolo come una conversazione sincera con chi, come me, si è trovato (o si trova ancora) a dover rispondere alla domanda: “Che lavoro vuoi fare da grande?” Una domanda che ci fanno fin da bambini, e a cui rispondiamo pieni di sogni e speranza, ma che torna a tormentarci da grandi. Perché il lavoro per noi della Gen Z non è solo uno stipendio o una scrivania: è una parte di noi. E allora come si fa a scegliere, se prima non abbiamo scelto noi stessi?».
E di se stessa, Veronica, ha messo davvero tanto. Si è percepito alla presentazione, lo si può leggere tra le righe. «Non è un manuale - ha aggiunto - né una guida tecnica. Sono la prima ad avere ancora tanta strada da fare e tante cose da imparare. Quello che racconto nel libro è il racconto di un percorso, il mio. Il percorso di una ragazza normale, come tante altre, con gli stessi dubbi di tante persone ma che negli anni ha imparato ad ascoltarsi e a darsi qualche risposta. E queste risposte ora potrebbero essere utili anche a qualcun altro».
Cresciuta in una famiglia di imprenditori, i titolari di SIM Immobiliare di Novara «eppure per anni - ha aggiunto - ho detto a chiunque che quella non sarebbe mai stata la mia strada. Pensavo che non facesse per me, che servisse un certo tipo di personalità molto diversa dalla mia. Forse lo immaginavo anche un po’ come un lavoro “vecchio”. Poi ho capito che il problema non era il lavoro, ma il modo in cui lo guardavo. Ho iniziato ad ascoltare, osservare, formarmi. Ho preso il patentino. Ho scoperto che questo mestiere può essere molto di più: empatia, ascolto, relazione, crescita. E così, senza forzature, ho cominciato a fare spazio a una nuova visione. E a costruirmi un ruolo che parlasse davvero di me».
Veronica ha voluto lanciare quindi un messaggio alla Generazione Z e a chi ci osserva da fuori.
«C’è una frase che sentiamo ripetere troppo spesso - dice - e che mi ha dato la spinta per iniziare a scrivere il mio libro: “I giovani non hanno voglia di lavorare». È uno stereotipo che fa male, e che non rappresenta la realtà. Una frase che ho sentito troppe volte e che ogni volta ha scatenato in me la stessa reazione: fastidio, ingiustizia. Quella sensazione di non essere capita. Perchè la Gen Z non è pigra, è solo diversa. Cerca senso. Libertà. Meritocrazia. Non si accontenta di fare “qualcosa” solo per arrivare a fine mese, ma vuole fare qualcosa che conti.
E non fraintendermi, non significa un lavoro importante per gli altri, con un ruolo particolarmente rilevante, ma un lavoro che sia importante per noi, magari in una realtà in cui crediamo, un lavoro che ci fa arrivare la sera soddisfatti di ciò che abbiamo fatto e che ci fa partire la mattina carichi. Che sia allineato con i nostri valori, con ciò che è giusto, con chi siamo. Questo libro è anche un modo per rispondere a chi guarda ai giovani con superficialità, e per dare voce a chi ogni giorno si interroga, fatica, sogna e cerca la propria strada».
Tra le autorità presenti all’evento il vicesindaco di Novara, Ivan De Grandis e gli assessori Luca Piantanida e Giulia Negri. 
Tra le tante persone sedute in sala anche Mariella Enoc, nome di spicco.
E un intervento è stato riservato a Veronica da Stefano Mulas, titolare di diverse agenzie immobiliari con il brand Grandi Agenzie che ha poi aperto una scuola di formazione, Titolare Top. Formazione della quale Feston parla nel suo libro.
“Gen Z: scegliere se stessi prima del lavoro” è disponibile su Amazon. Ma l’autrice è disponibile ad andare a presentare il volume anche al mondo giovanile, nelle scuole, laddove possa portare un messaggio positivo.
E oggi ce n’è tanto bisogno.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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