«Il Piemonte si consolida come punto di riferimento nel panorama nazionale per lo sviluppo della tecnologia ad idrogeno, attraverso la creazione di una filiera, e un punto di riferimento a livello europeo per la bioeconomia ed economia circolare. Per l’efficienza e l’efficacia delle politiche energetiche regionali e per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale è necessario adottare diverse soluzioni tecnologiche applicando il concetto di neutralità tecnologica, principio che implica l'adozione di soluzioni tecnologiche diverse per raggiungere obiettivi specifici evitando di favorire una tecnologia rispetto a un'altra, sul quale si fonda la nostra politica regionale. E l’idrogeno è uno dei settori diversificanti che permetterebbe alla nostra regione di “crescere” anche sotto il profilo imprenditoriale e industriale. L’obiettivo è quello di trasformare delle criticità, derivanti dai cambiamenti climatici e dagli inquinanti presenti in ambiente, in opportunità di un nuovo sviluppo industriale. Il Piemonte leader nello sviluppo dell’idrogeno rinnovabile e bio-idrogeno».
Ad affermarlo l’assessore all’Ambiente, Energia, Ricerca e Innovazione Matteo Marnati nel corso dell'incontro svoltosi nei giorni scorsi di consultazione pubblica, che proseguirà tramite il sondaggio pubblicato sul sito della Regione Piemonte fino al 18 aprile - con gli stakeholder, pubblici e privati, sul Progetto Bandiera Hydrogen Valley che si è svolta al Grattacielo e nel corso della quale sono state illustrate le possibili progettualità da inserire nel prossimo bando, che verrà adottato nel corso del 2025.
Dopo i 40 milioni di euro destinati alla creazione di impianti per la produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse, che hanno permesso di finanziare quattro progetti, il Piemonte ha infatti ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ulteriori 10 milioni di euro per l’attuazione del progetto “bandiera”, che sarà un modello “esemplare” di investimento, connesso alla produzione di idrogeno rinnovabile e bio-idrogeno in aree dismesse, con la possibilità di finanziare anche infrastrutture per l'utilizzo, in grado di garantire significative ripercussioni sul territorio. Le informazioni e le considerazioni raccolte con la consultazione costituiranno una preziosa base di partenza per la definizione del bando.