«Il mio impegno su disabilità, casa e famiglie in crisi»
L’assessore Grassani fa il bilancio del lavoro degli ultimi anni al Comune di Arona
Paolo Usellini 09/09/2025
L’assessore Marina Grassani
Marina Grassani, è vicesindaco e assessore al Welfare, Pari Opportunità e Assicurazioni del Comune di Arona. Quali sono, secondo lei, i risultati più significativi ottenuti in questi anni nel sostegno alle fasce più fragili della popolazione aronese?
«Innanzitutto c’è stato un significativo aumento delle risorse economiche messe a disposizione per le famiglie in difficoltà nel 2009 il Comune aiutava circa 100 famiglie ora il numero è circa quadruplicato. Contributi in conto affitti ma anche interventi abitativi d’emergenza per emergenza abitativa o l’housing sociale (dedicato a 3 uomini senza dimora) inseriti in collaborazione con cooperativa sociale. Inoltre, in ambito di disabilità, sono stati ampliati servizi esistenti quali: CAD (Centro Adulti Disabili), passato da 5 a quasi 20 utenti con aumento del servizio, ora quotidiano da martedì a venerdì; progetto soggiorni “Durante Noi” grazie alla nascita della Casa del Cuore e con l’aumento progressivo delle ore di apertura; nuovi laboratori di gruppo per bambini con disabilità dai 3 anni ai 12 e da 12 ai 18; realizzazione della progettualità “Ortoallegria e Biomatto”; collaborazione fra Centro Diurno e Comunità Gruppo Abele di Montrigiasco per attività di orto terapia e vendita prodotti presso la comunità; Per quanto riguarda minori e famiglie sono stati realizzati: un ampliamento del servizio “saltimbanco” con apertura servizio Saltimbanco in collaborazione con l’associazione Extra, dedicato ai ragazzi che vivono nelle zone periferiche; supporto educativo presso Oratorio di Arona con la collaborazione di Vedogiovane; la Creazione di Gruppi di Parola per i bambini figli di genitori separati/divorziati; un incremento di attività di mediazione Familiare; la realizzazione di laboratori rivolti alle famiglie (es. laboratori di lettura), laboratori per adolescenti (sui manga giapponesi, sulla sessualità-affettività), avviata in collaborazione tra Centro famiglia Comunale, biblioteca, Teatro sull’acqua (spettacolo rivolto ai bambini del nido le fiabe di Paola), l’Associazione Mamma Parliamone (dono e scambio), l’associazione Luna Nuova (massaggio neonatale e mamme a passeggio); il servizio di sostegno al lutto (svolto dalle operatrici del Centro Famiglia). In ambito di fascia popolazione anziana si è realizzato: un aumento del numero dei corsi di ginnastica per ultra 55enni (da 220 ore a 330 ore annue); l’apertura dello sportello di facilitazione digitale presso il Centro incontro di Arona; “dimissioni protette” sul territorio per persone anziane in dimissione da casa di cura o ospedale ( attività di OSS gratuita per il primo periodo di ritorno a domicilio); un aumento cospicuo delle risorse per i trasporti sociali effettuati dalle associazioni in Convenzione. E’ recente l’avvio di un servizio trasporti gratuito, una volta alla settimana tramite pullman di linea, dedicato a persone ultra settantenni, dalle frazioni di Montrigiasco, Dagnente, Regione San Carlo e Mercurago verso il centro città. Guardando al futuro, quali sono le priorità per le politiche sociali ad Arona nei prossimi anni, soprattutto alla luce delle nuove fragilità emerse dopo la pandemia?
«Le emergenze più importanti, che riguardano già il presente e che sicuramente continueranno a interessare l’imminente futuro, sono il lavoro e la casa. Quindi in ambito sociale ci troviamo e ci troveremo impegnati nella ricerca di soluzioni abitative, non solo derivanti dalle fragilità economiche, ma anche dal cambio di politiche abitative che vedono i proprietari di case prediligere gli affitti brevi agli affitti residenziali, cosa che inevitabilmente crea una mancanza di alloggi abitativi. È un trend in costante aumento al quale certamente si affianca quello di persone che, arrivate al tempo della pensione, non riescono più ad essere economicamente indipendenti rischiando sfratti laddove non solventi per il canone di affitto. Non manca tuttavia, e non può mancare, uno sguardo sulle emergenze educative che nascono dal contesto sociale e culturale attuale, dove la famiglia spesso non è più un punto di riferimento certo e il patto educativo tra casa e scuola vacilla sempre più. Ne consegue un disorientamento di bambini e ragazzi che va in qualche modo supportato. E ancora è molto evidente l’aumento delle disabilità, fortunatamente sempre più diagnosticato in tenera età, cosa che favorisce il supporto, soprattutto in ambito di autismo. Certo, si raccolgono anche le conseguenze del periodo di pandemia che hanno colpito le fasce dei più giovani ma anche degli anziani, evidenziando la forte necessità dello stare insieme. Occorre pertanto creare sempre più luoghi di aggregazione sicuri e sereni, in modo da facilitare l’aggregazione dei giovani e ridurre la paura di uscire e la solitudine degli anziani. Quindi, i servizi sociali del Comune di Arona manterranno uno sguardo vigile su tutto il panorama delle fragilità, proseguendo nei servizi in atto e sempre pronti a proporne di nuovi grazie al fatto che l’amministrazione ne è consapevole e sempre trova rende disponibili le risorse economiche necessarie. La grande sfida sociale della città sarà l’apertura del Museo Usellini al ristrutturato exMacello, mettendo insieme Arte, Cultura e inclusione sociale. Una realtà che si raccorderà con i progetti di autonomia dei ragazzi “della casa nel cuore” ma anche con il centro Brum e il cad. Importante sarà anche l’ attivazione del servizio di assistenza in assenza del Caregiver, in collaborazione con la Croce Rossa che potrebbe essere tra i primi in Italia». Se volesse dare uno sguardo al futuro rispetto al suo settore di competenza?
«I servizi sociali del Comune di Arona manterranno sempre uno sguardo vigile su tutto il panorama delle fragilità, proseguendo nei servizi in atto e sempre pronti a proporne di nuovi grazie al fatto che l’amministrazione ne è consapevole e sempre trova e rende disponibili le risorse economiche necessarie. Un contributo importante in questo ambito è dato anche dal consigliere delegato Andrea Arrigoni, che si occupa di inclusione delle persone diversamente abili e fragili, collaborando attivamente nella definizione e realizzazione delle politiche rivolte a queste fasce di popolazione. Andrea Arrigoni svolge un ruolo fondamentale di raccordo tra l’amministrazione comunale, operatori, famiglie dei ragazzi diversamente abili, i ragazzi e le realtà associative del territorio, garantendo che le esigenze e le proposte delle persone con disabilità siano ascoltate e integrate nei progetti sociali. La sua sensibilità e il suo impegno costante rappresentano un valore aggiunto prezioso nel processo di inclusione e nel miglioramento continuo dei servizi sociali aronese. Si occuperà in prima persona del progetto di inclusione sociale del Museo Usellini. Ringrazio tutta la squadra per la compattezza, la passione e l’efficacia del lavoro svolto: è grazie a una visione condivisa che abbiamo potuto rispondere con tempestività e concretezza ai bisogni emergenti. Un ringraziamento speciale va al sindaco Alberto Gusmeroli, il cui impegno costante, la determinazione e l’attenzione ai temi sociali, hanno rappresentato la forza trainante dell’azione amministrativa in questi anni. Con lui lavoro da 15 anni e senza la grande collaborazione tra noi, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile».
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