Nuovo rilascio di Cavallucci marini nel Parco Regionale del Mar Piccolo di Taranto

Gli animali sono nati ed allevati presso l’Acquario di Genova

16/05/2025
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Per il secondo anno, i cavallucci marini nati ed allevati presso l’Acquario di Genova, nell'ambito di una serie di progetti di conservazione che vedono coinvolti lo stesso Acquario, il Comune di Taranto, il CNR/IAS di Palermo, l’azienda danese Rockwool, la fondazione ambientalista One Ocean Foundation e l’Università di Bari, sono tornati nel Mar Piccolo di Taranto. In questo secondo evento di reintroduzione, dopo il primo avvenuto a maggio 2024, sono stati rilasciati oltre 100 esemplari giovanili (6/7mesi di età) di cavalluccio marino della specie Hippocampus hippocampus. A questo importantissimo momento, sono intervenuti Giuliana Perrotta, Commissario straordinario per la gestione provvisoria del Comune di Taranto Michele Gristina, Ricercatore, CNR/IAS, Giuseppe Corriero, Delegato del Rettore Università di Bari Aldo Moro, Cataldo Pierri, docente di Zoologia e Zoologia Applicata, Università di Bari Aldo Moro, Tamara Lazic, referente Europea IUCN, Università di Bari Aldo Moro, Laura Castellano, Curatrice settore Mediterraneo Acquario di Genova, Chiara Arcuri, ricercatrice CNR, Natalia Perez e Alessandra Celle biologhe Acquario di Genova, COL. Alessandro Del Buono, Comandante della Scuola Volontari dell'Aeronautica Militare di Taranto (SVAM), C.V. (CP) Rosario MEO, Comandante Capitaneria di Porto di Taranto, Marco Dadamo, direttore del Parco naturale Regionale del Mar Piccolo, Giuseppe Angelini, Dirigente Ufficio Parchi Regione Puglia. Le operazioni di rilascio, partite dal Molo Ex Idroscalo Bologna gestito dalla Scuola Volontari Aeronautica Militare, sono avvenute in una delle tre microriserve create nel corso del 2024 all’interno del Parco Regionale del Mar Piccolo (L.R. n.30/2020) proprio per la protezione dei cavallucci marini. All’interno dell’area dell’area è stata installata una struttura artificiale (seahorses hotel) per fornire appigli e rifugio ai cavallucci e per favorire le attività di predazione da parte degli stessi. Il Mar Piccolo di Taranto, che fino a poco tempo fa ha ospitato una delle più grandi popolazioni di cavallucci marini nel Mar Mediterraneo, dal 2016 ha assistito a un fortissimo calo delle popolazioni delle due specie con una diminuzione della densità complessiva intorno al 90%. Oltre ai fenomeni naturali incontrollabili, come il riscaldamento globale e le ondate di calore, il collasso delle popolazioni di cavalluccio marino può essere stato causato dalle catture accidentali della pesca artigianale, dalla frammentazione degli habitat e dal commercio illegale di organismi marini del Mediterraneo - cavallucci marini, oloturie - per l'uso nella medicina tradizionale cinese. L’insieme di questi fattori rappresenta una temibile minaccia per la conservazione delle popolazioni dei cavallucci marini del Mediterraneo e, senza opportuni interventi ed iniziative, potrebbe potenzialmente portare le popolazioni sull’orlo dell’estinzione. Per fare fronte a questa minaccia, sono state attuate iniziative specificamente mirate alla salvaguardia ed alla conservazione dei Cavallucci Marini. In occasione del primo rilascio di oltre 160 esemplari di Hippocampus guttulatus avvenuto il 20 maggio 2024, sono state prelevate alcune coppie di adulti della specie Hippocampus hippocampus che sono state trasportate dallo staff dell’Acquario di Genova nella struttura genovese dove, nel sistema di vasche appositamente disegnato e dedicato esclusivamente alle coppie dei riproduttori, si è dato il via alla seconda fase del progetto di riproduzione in ambiente controllato. Lo staff di biologi e veterinari dell'Acquario in Genova in collaborazione con il CNR e l’Università di Bari ha condotto studi etologici sulla specie e ha messo a punto il protocollo di riproduzione per questa seconda specie sulla base del protocollo per H. guttulatus che nel primo anno del progetto aveva consentito il primo evento di rinforzo. L’Acquario di Genova nel 2023 ha inoltre inaugurato una sala espositiva dedicata a questi curiosi quanto particolari pesci dove accanto alle vasche espositive viene raccontato il progetto di conservazione. Tutti gli esemplari rilasciati oggi sono stati accuratamente fotografati su entrambe i lati del capo per consentire una successiva identificazione degli individui in mare tramite fotoidentificazione (PhotoID). Prima del rilascio, inoltre, seguendo le linee guida proposte da IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) per le iniziative di “Reinforcement/Supplementation” di popolazioni di specie minacciate, è stato effettuato un accurato monitoraggio delle popolazioni di Cavalluccio marino presenti nelle microriserve. Per valutare l’efficacia e l’impatto dell’iniziativa di ripopolamento le attività di monitoraggio e di foto-identificazione verranno effettuate per circa 12 mesi a partire dalla data del rilascio. Come avvenuto nel 2024, i controlli più efficaci sulla pesca artigianale e sul commercio illegale di fauna selvatica, insieme alle iniziative intraprese costituiscono un modello esportabile per altre iniziative di conservazione e di tutela delle specie minacciate (aumentando la consapevolezza e l’etica della conservazione presso la cittadinanza) e potrebbero rivelarsi cruciali per lo status dei cavallucci marini del Mediterraneo in futuro.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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