Liguria, 7 mesi per accertare l’invalidità attraverso l’Inps

La nostra regione terz’ultima in Italia per tempi di attesa, peggio solo Sardegna e Lazio: i dati del Rendiconto Sociale. Genova la peggiore delle nostre province con 268 giorni

Giorgio Di Gregorio 02/12/2024
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In Liguria, i tempi di attesa per l’accertamento di un’invalidità presso l’Inps sono particolarmente lunghi, con una media che si aggira attorno ai 210 giorni, equivalenti a circa sette mesi. Questo dato, che emerge dal Rendiconto Sociale 2023 dell’Inps, colloca la nostra regione al terzo posto in Italia per i tempi di attesa più elevati, preceduta solo dalla Sardegna (con 248 giorni) e dal Lazio (con 241 giorni). In particolare, la città di Genova, capoluogo della regione, registra un tempo di attesa ancora più elevato, che arriva a ben 268 giorni, un dato che evidenzia ulteriormente la difficoltà di accesso a un servizio che dovrebbe essere invece tempestivo per garantire il sostegno economico alle persone con disabilità. Le cause di questi lunghi tempi di attesa sono principalmente legate a due fattori: la carenza di personale e la formazione insufficiente degli operatori incaricati di gestire le pratiche. La gestione delle richieste di invalidità, infatti, richiede una valutazione accurata della documentazione sanitaria presentata, e il personale dell’Inps e delle Asl deve essere adeguatamente preparato per svolgere questo compito in modo efficiente. Tuttavia, la scarsità di risorse umane e la formazione non sempre adeguata stanno portando a rallentamenti significativi nel processo.
L’iter per richiedere la pensione di invalidità inizia con l’accertamento sanitario, un processo che può seguire due modalità distinte. Il primo caso prevede l’iniziativa della commissione medica, composta da medici delle Asl e dell’Inps, che esamina la documentazione allegata alla domanda di invalidità. Se la documentazione risulta incompleta o insufficiente, la commissione può richiedere all’interessato di integrarla, spesso con indicazioni precise sulle modalità di invio delle integrazioni. La seconda modalità, invece, permette all’interessato di avviare il processo autonomamente, allegando la documentazione necessaria direttamente sul sito dell’Inps, previa autenticazione con l’identità digitale (Spid). Questa opzione semplifica il processo, ma rimane comunque gravata dai rischi di errori o incompletezza nella presentazione della documentazione.
Un altro aspetto che può velocizzare o rallentare il processo è la possibilità di caricare la documentazione online non solo da parte dell’interessato, ma anche da parte del medico certificatore o dei Patronati, che possono assistere i richiedenti nella gestione delle pratiche. Tuttavia, nonostante queste possibilità di digitalizzazione, i tempi di attesa restano comunque elevati, e l’efficacia del sistema dipende molto dalla qualità del supporto ricevuto e dalla capacità dei soggetti coinvolti nel processo di seguire correttamente le procedure. Tempi che non sono solo un problema per chi ha bisogno di un sostegno economico tempestivo, ma rappresentano anche una difficoltà organizzativa e sociale per le persone che vivono con disabilità. Le lunghe attese per il riconoscimento delle invalidità aumentano la frustrazione degli utenti e sollevano preoccupazioni sulle condizioni di chi è in attesa di ricevere il giusto supporto da parte delle istituzioni.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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