Colf e badanti fantasma, la guardia di finanza scopre un'evasione da 300 mila euro
Un quarantenne non ha versato le tasse per 100 mila euro
Decine di colf e badanti fantasma, lavoravano in nero ed erano completamente sconosciute al Fisco. Ma a scoprire l’attività copertura le mura domestiche di anziani e persone disabili sono state le fiamme gialle del comando provincia di Savona. Il tesoretto era cospicuo. A conti fatti l’evasione complessiva maturata nei primi due mesi dell’anno è di oltre 300.000 euro. Compensi ricevuti dai rispettivi datori di lavoro e non dichiarati. L’attivià della guardia di finanza è stata scrupolosa finalizzati all’individuazione di evasori totali. Smascerate colf e badanti che lavoravano operanti nel capoluogo di provincia, ma anche nelle località turistiche della Riviera. In particolare, un quarantenne ha svolto attività di collaboratore domestico d Alassio, dal 2019 al 2022, ma era un fantasma. Non aveva mai presentato la dichiarazione dei redditi per ciascun anno. Solo lui aveva sottratto al Fisco un bel gruzzoletto, circa 100.000 euro. L’attività ispettiva ha permesso di accertare che, sebbene la famiglia della città del Muretto per la quale lavorava avesse regolarmente comunicato all’Inps le ore lavorate e i compensi versati, il badante risultava sconosciuto all’Agenzia delle Entrate. Ciò nonostante, i suoi guadagni superavano di gran lunga la soglia di esenzione prevista dalla normativa vigente (8.176 euro annui). L’attività info-investigativa avviata dalle fiamme gialle si è basata sull’analisi dei dati acquisiti e incrociati con le banche dati ministeriali. Il lavoro è iniziato da qui. Sono state esaminate le posizioni di soggetti che, pur avendo svolto attività di collaboratori domestici nella provincia, hanno omesso di presentare la dichiarazione dei redditi annuale. Tutto è stato passato ai raggi x per poi scoprire un’evasione complessiva di oltre 300.000 euro di compensi ricevuti dai rispettivi datori di lavoro. Ma l’attività non si è fermata qui. In alcuni casi, questa è l’ipotesi, è possibile che gli stessi datori di lavoro non abbiano mai messo in regola badanti e colf. Ecco perché la guardia di finanza di Savona che rappresenta un importante strumento di garanzia per i cittadini onesti, continuerà ad indagare.