«La spinta espansiva del mercato immobiliare residenziale prosegue a Torino anche nel primo semestre del 2025. A determinare l’innalzamento dell’indice di performance riferito al settore della compravendita è in particolare la componente relativa alla dinamica dei prezzi, che progredisce in maniera significativa rispetto alla precedente rilevazione».
È quanto emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2025 di Nomisma.
Nel primo semestre dell’anno il capoluogo piemontese ha evidenziato segnali favorevoli, in ragione del buon andamento dell’attività transattiva e dei valori. Dopo la battuta d’arresto rilevata a fine 2023, le compravendite sono tornate a salire, registrando nel 2024 un incremento complessivo pari al +1,6%. L’innalzamento delle operazioni di acquisto è riconducibile in gran parte alla quota di compravendite assistite da mutuo (circa 71%). Si assottiglia a Torino la differenza tra domanda interessata all’acquisto e domanda interessata alla locazione che raggiunge un sostanziale equilibrio tra le due componenti, individuabile in circa il 50% per entrambe. Sul fronte dei valori, nell’ultimo semestre si è assistito a una ripresa dei prezzi che ha determinato un incremento medio semestrale pari al +0,8% in corrispondenza delle abitazioni in ottimo stato e del +1,5% relativamente al residenziale usato. A conferma del quadro favorevole, è possibile citare l’accorciamento dei tempi necessari per vendere un’abitazione, che passano da 5 a 4,3 mesi per le abitazioni in ottimo stato manutentivo e da 4,5 a 4 mesi per quelle usate abitabili. Segnali tutto sommato positivi arrivano anche dal divario tra prezzo richiesto ed effettivo, in particolare in corrispondenza del residenziale nuovo, dove la percentuale di sconto passa dal 5,5% al 5%. Resta stabile all’11,5%, in linea con il dato medio nazionale, lo sconto applicato al prezzo di offerta delle abitazioni usate. Sul versante locativo, non si arresta la crescita dei canoni, che anche nel corso di questo primo semestre dell’anno sono cresciuti mediamente del +2,4%. L’aumento si è verificato in tutte le zone cittadine, in particolare in quelle semicentrali che hanno raggiunto punte del +3,2%. Calano ulteriormente i tempi medi per l’affitto di un appartamento nuovo, passati in sei mesi da 1,7 a 1,5 mesi, così come scendono i tempi per la locazione di un’abitazione usata (da 1,8 a 1,6 mesi). Continuano a crescere e a mantenersi superiori alla media dei principali mercati nazionali i rendimenti da locazione, che si attestano attualmente al 5,9%. L’andamento di prezzi e canoni ha determinato un rendimento superiore nelle zone periferiche della città, dove si raggiungono punte del 6,8%.
Come già anticipato, il settore degli immobili di impresa continua a mostrare segni di incertezza. Per quanto riguarda il comparto degli uffici, prosegue la discesa dei prezzi che registrano una variazione media semestrale pari al -1,2%, riconducibile prevalentemente all’arretramento dei valori nel Business District e nelle zone periferiche della città. Diminuiscono leggermente i mesi necessari per vendere un locale ad uso ufficio che in un semestre passano da 7,5 a 6,5 mesi. Cala, inoltre, il divario tra prezzo richiesto ed effettivo (dal 15% al 13%). Meno cupa appare la situazione sul versante locativo, sebbene in corrispondenza dei canoni si assista a un decremento medio su base semestrale nell’ordine del -0,7%. Ad eccezione delle zone centrali della città, che evidenziano una lieve progressione (+0,8%), tutte le altre aree registrano variazioni negative. Nel corso dell’ultimo semestre passano da 5 a 4 mesi i tempi medi di locazione, raggiungendo il dato più basso degli ultimi 15 anni. Relativamente ai rendimenti da locazione, il dato resta stabile al 5,7%.
Analogamente a quanto descritto per il comparto degli uffici, nel primo semestre del 2025 il mercato degli immobili commerciali ha mostrato alcuni segnali di debolezza. Per quanto riguarda l’andamento dei valori, si registra una variazione negativa su base semestrale, pari al -1,6%. La flessione dei valori ha favorito l’innalzamento del numero di transazioni, che a fine 2024 risultano cresciute di circa il 22% rispetto al dato rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene siano calati i tempi di vendita, passando in sei mesi da 7,5 a 6,5 mesi, in alcune zone periferiche della città sono necessari quasi 9 mesi per completare un’operazione di acquisto. Cala lievemente anche il divario tra prezzo richiesto ed effettivo (da 13,5% a 13%).
Rimane più stabile la situazione in corrispondenza del comparto locativo, per il quale si rileva una minima variazione dei canoni a livello medio urbano (-0,2%). I tempi medi per locare un negozio passano da 5 a 4,3 mesi, stabili i rendimenti lordi da locazione, che si attestano attualmente al 7%.
Per i prossimi mesi gli operatori locali intravedono un quadro di generale ottimismo in riferimento al residenziale. A fronte di una sostanziale stabilità del numero di operazioni di acquisto, si prevede un discreto incremento dei prezzi di compravendita e una più cospicua crescita dei valori di locazione e del numero di contratti di affitto.