Sono stati oltre 900 i visitatori che hanno visitato in due giorni la mostra dedicata alla storia della Vespa che Confindustria Cuneo ha allestito nel parco Amilcare Merlo presso la propria sede, insieme al Vespa Club Cuneo e a Ruote d’Epoca di Cherasco.
Ognuno di loro ha portato con sé un ricordo, un’emozione, un frammento di vita legato a un mezzo che, da quasi ottant’anni, continua a rappresentare libertà, ingegno e italianità.
C’è il signore ormai avanti negli anni che da giovane sognava un PX senza poterselo permettere e che, dopo essere a realizzare quel desiderio, lo guida ancora ogni estate, confidando ai presenti di sperare di poterlo fare anche il prossimo anno. E c’è il ragazzo arrivato in sella alla Vespa del padre, curioso di ammirare modelli più antichi, ma ancora perfettamente funzionanti.
Ogni visitatore, un aneddoto. Ogni storia, un piccolo viaggio nella memoria personale e collettiva.
La mostra ha offerto un affascinante percorso tra 29 modelli storici, tra cui, a sorpresa, una Vespa Bacchetta del 1949, raccontando l’evoluzione di un mezzo che ha attraversato decenni di storia italiana e confermando come la Vespa non sia solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo industriale e culturale capace di unire generazioni diverse.
«È stato bello vedere tanta gente visitare la nostra sede e scoprire il Parco Amilcare Merlo in questo viaggio nella storia industriale del Paese – ha dichiarato Mariano Costamagna, presidente di Confindustria Cuneo –. La grande partecipazione conferma quanto la Vespa resti un simbolo di passione e innovazione, e quanto iniziative come questa possano avvicinare le persone al mondo dell’industria e ai suoi valori più autentici.»
Sulla stessa linea Sergio Sappia, presidente del Vespa Club Cuneo: «Per noi è stato un vero piacere offrire a tanti cuneesi – e non solo – la possibilità di osservare da vicino oltre cinquant’anni di storia della Vespa. La partecipazione è andata oltre ogni aspettativa: famiglie, appassionati e giovani curiosi hanno condiviso entusiasmo e ricordi. È la prova che la Vespa continua a unire le persone e a raccontare, con semplicità e orgoglio, un pezzo importante della nostra storia».