Nella mattinata di oggi, sabato 21 settembre, si è svolta presso il Museo della Ceramica la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Mondovì a Luca Cordero di Montezemolo.
L’imprenditore di origine monregalese, classe 1947, non avrebbe bisogno di presentazioni. In ogni caso, Tra i molti incarichi ricoperti, si annoverano quello di presidente di Italo S.p.A., Manifatture Sigaro Toscano S.p.A., della fondazione Telethon, nonchè membro del consiglio di Amministrazione del Gruppo Tod's. In ogni caso, gran parte della sua meritata fama è dovuta al fatto di essere stato presidente della Ferrari dal 1991 al 2014, ossia durante i successi di Schumacher e ancor prima in qualità di presidente del reparto corse durante gli anni di Lauda.
Il presidente è parso commosso e onorato della cittadinanza, come confidato da lui stesso e a testimonianza di ciò, è il fatto che ad accompagnarlo ci fossero il fratello, il figlio, la nipote e alcuni cugini.
“Oggi è una giornata importante per me, non solo per i rapporti atavici che la mia famiglia ha sempre avuto con questo territorio, tra l’altro mio padre che in queste montagne ha combattuto da partigiano, ma anche per i valori e il senso civico che esprime questa terra.”
Nel corso del suo intervento Montezemolo ha posto l'accento più volte sull'importanza della famiglia e i valori che questa gli ha trasmesso. Insegnamenti che coincidono con i valori del territorio monregalese: il rispetto per la persona, l'importanza del lavoro discreto, del rispetto verso il prossimo... D'altronde, il legame che lega la famiglia dei Cordero di Montezemolo a Mondovì affonda le sue radici nel 1300 e ancor prima nel circondario.
Inoltre, si è detto felice di aver fatto ritorno nella città del belvedere con suo figlio e sua nipote e che l’ha trovata molto viva culturalmente, scolasticamente e industrialmente.
"Tornerò e contribuirò", conclude così il suo intervento Luca Cordero di Montezemolo.
Il sindaco Luca Robaldo e il presidente del consiglio comunale Elio Tomatis, nel loro intervento, invece, hanno espresso la soddisfazione di concedere all'ex presidente della Ferrari la cittadinanza, la prima volta per la città ad una persona fisica (in precedenza era stata assegnata alla croce rossa e all’associazione alpini) e di aver percepito fin dalla prima telefonata il suo grande entusiasmo.
Infine, tutti e tre concordano sul fatto che la consegna della cittadinanza onoraria non debba solo essere un atto formale, ma anche sostanziale, in modo tale da cercare di far crescere Mondovì e portarla nel futuro, un altro aspetto su cui il neo monregalese si è soffermato molto nel suo discorso.