Un successo la decima edizione di «Aerospace & Defense Meetings»

Numeri record e nuove prospettive per l’industria spaziale alla manifestazione al Lingotto di Torino. Ci sono stati oltre 12mila incontri b2b, più di 3.200 partecipanti da 35 Paesi

Loredana Polito 05/12/2025
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La decima edizione di «Aerospace & Defense Meetings Torino» (A&Dm) si chiude con numeri che superano ogni precedente e confermano l’evento come la principale business convention internazionale del settore aerospaziale in Italia.

Oltre dodicimila incontri b2b, più di tremiladuecento partecipanti da trentacinque Paesi, novecento espositori tra cui trenta start-up e trecento buyer in rappresentanza di colossi come Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Altec, Safran, Airbus, Boeing, Collins Aerospace, Lufthansa e Lockheed Martin certificano il successo dell’iniziatica.

L’appuntamento, sostenuto da Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino, è organizzato da abe-BCI Aerospace in collaborazione con Ceipiemonte e Ice Agenzia e si conferma un catalizzatore di incontri e strategie per l’intera filiera.

«A&Dm chiude con numeri di assoluto rilievo» – osserva l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Tronzano, che sottolinea come il Piemonte, quando opera con visione condivisa tra pubblico e privato, diventi un punto di riferimento nazionale ed europeo. Per Tronzano i risultati dimostrano la capacità del territorio di rigenerare la propria centralità industriale e di sostenere un comparto che vuole crescere affrontando sfide globali.

La soddisfazione è condivisa da Massimiliano Cipolletta, presidente della Camera di Commercio di Torino, che parla dell’«edizione più grande di sempre» sia per partecipazione sia per opportunità di affari. Ricorda inoltre che rispetto al 2008 presenze e incontri sono triplicati, segnando la transizione del settore da nicchia specialistica a asset strategico per l’economia piemontese e dimostrando una capacità trasversale di coinvolgere imprese provenienti da filiere diverse.

Cipolletta rimarca poi come questo universo, sempre più interconnesso, offra spazi di crescita alle aziende, valorizzandone innovazione e competenze tecniche.

Per Dario Peirone, presidente di Ceipiemonte, la manifestazione ha confermato Torino come piattaforma globale per l’industria aerospaziale, aprendo prospettive di sviluppo già nei prossimi anni. Il debutto del «Lunar Economy Summit», che ha chiuso la giornata, ha evidenziato l’emergere di nuovi programmi e tecnologie legate alla new space economy, grazie alla crescente collaborazione tra nuovi player e grandi agenzie governative. Peirone sottolinea come la contaminazione tra settori diversi stia generando nuove traiettorie di ricerca e un potenziale di sviluppo notevole per la supply chain piemontese, che dovrà attrezzarsi per rispondere a standard sempre più elevati in termini di qualità, costi e tempi.

Secondo Peirone la regione, forte delle energie dei propri talenti e dell’apporto delle università, sta consolidando il proprio posizionamento come destinazione strategica per investimenti e attività industriali legate allo spazio.

Il tema dello spazio, inteso sia come esplorazione sia come economia, ha infatti dominato la giornata conclusiva. Il «Lunar Economy Summit» ha riunito i principali attori globali dell’economia lunare, tra cui Thales Alenia Space, Leonardo Divisione Spazio, Voyager Technologies Europe, Esa, Telespazio e Lockheed Martin, per discutere prospettive e criticità dell’esplorazione dei prossimi cinquant’anni.

Torino si è presentata come nodo centrale dell’espansione europea verso Luna e Marte, anche alla luce dei risultati della recente ministeriale Esa di Brema, che ha indicato un ruolo crescente del continente nelle missioni di lungo periodo.

Al centro dell’attenzione anche la crescita del segmento space economy, trainato da investimenti pubblici e privati e dalle applicazioni commerciali come agri-tech, monitoraggio ambientale e infrastrutture digitali.

Nel corso della giornata Leonardo Divisione Spazio ha illustrato i programmi strategici che vedono l’Italia protagonista della nuova era dell’esplorazione lunare, con Torino impegnata nella realizzazione delle principali infrastrutture del programma Artemis.

«Il Paese sta costruendo habitat, sistemi di navigazione, comunicazione e robotica per la futura presenza umana sulla Luna» – ha spiegato il managing director Massimo Claudio Comparini, ricordando progetti come il Lunar Gateway, il primo habitat lunare europeo, il lander Argonaut e il sistema Moonlight. Comparini ha insistito sul concetto di Luna come laboratorio del futuro, destinato ad aprire la strada all’esplorazione di Marte.

Un contributo decisivo arriva anche da Thales Alenia Space, come sottolineato dall’amministratore delegato Giampiero Di Paolo. L’azienda sta lavorando ai moduli Axiom, destinati alla prima stazione orbitale commerciale, oltre a ricoprire un ruolo chiave nel programma Artemis attraverso lo sviluppo del modulo di servizio europeo per la navicella Orion, impegnato nel trasporto degli astronauti verso l’orbita lunare.

A Torino prosegue inoltre la realizzazione del modulo Lunar I-Hab dell’Esa e del lander Argonaut, destinati a supportare la permanenza umana sulla superficie lunare e a gettare le basi del futuro ecosistema lunare. Di Paolo ha ricordato come l’obiettivo non sia più soltanto raggiungere la Luna, ma stabilire una presenza sostenibile e continuativa, garantendo anche il comfort necessario per la vita degli astronauti.

Il ruolo del Piemonte e dell’Italia emerge dunque con forza in una fase di profondi cambiamenti dell’esplorazione spaziale. Leonardo e Thales Alenia Space, con il loro contributo tecnologico e industriale, stanno costruendo le infrastrutture che permetteranno all’umanità non solo di tornare sulla Luna ma anche di compiere passi decisivi verso Marte, spingendosi cinquanta milioni di chilometri oltre il nostro pianeta. Un percorso ambizioso che trova a Torino uno dei suoi principali centri propulsori.

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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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