Res Publica, palcoscenico sul mondo

Un'analisi sul prestigio internazionale di un evento che onora Mondovì

Claudio Bo 07/11/2024
Res Publica Fabbri.jpg - {Res Publica Fabbri.jpg} - [41113]
Foto dell'evento
Leggo su un foglio monregalese un singolare commento sul Premio «Res Publica» appena conclusosi. Nella sostanza l’autore rileva come un evento così importante, così prestigioso, con premiati di livello internazionale sia «troppo» per Mondovì, quantomeno per il pubblico che Mondovì riesce a portare nella splendida cornice della chiesa della Missione. Il messaggio di fondo parrebbe condivisibile: portare ad un Premio di questo prestigio il pubblico che merita, non solo le «truppe cammellate» (ci scusiamo con le autorità, anche culturali, che sedevano in sala) ma anche gli studenti i circoli culturali e così via.
Siccome ho fatto parte del primo gruppo di volenterosi che hanno aderito all’idea di Antonio Costa mi sento in dovere di informare il collega che il tentativo di coinvolgere le scuole è stato ripetutamente fatto in passato, inutilmente, mentre penso che se i media locali avessero dato al Premio lo stesso rilievo dato dalla stampa (anche web) nazionale qualche «truppa cammellata» in più avrebbe gremito la sala.
Sempre come promotore dell’evento segnalo, però, che la scelta di Mondovì non è stata casuale: si voleva e si vuole aprire la città ad un evento di livello internazionale e di prestigio assoluto. L’operazione in questi anni è riuscita con premiati di enorme caratura intervenuti in sala o da remoto, molti si costoro avrebbero come la Elman (citata dal collega) potuto rappresentare una «sovrapposizione di piani troppo distanti fra loro», ma nessuno di loro si è sentito sminuito, perchè il prestigio del Premio si fonda proprio sui premiati e non sulle «truppe cammellate».
La risonanza del riconoscimento è nella sua sostanza (Res Publica e buon governo) e nel lusinghiero rilievo che gli dedicano i media italiani ed esteri, e non certo dal numero delle persone che erano nella chiesa della Missione, peraltro non certo deserta. Infatti il livello dell’evento è oggi diventato, come scrive lo stesso articolista, «incredibile».
Ma una frase del commento rivela l’equivoco di fondo: «E’ come mettere l’Aida di Verdi al teatrino di Paese», con buona pace di Andrea Pozzo. Ecco, forse c’è un fraintendimento: il Premio non è uno spettacolo e la parte della cerimonia non è certo la sua essenza. Le figure dei premiati lanciano un messaggio di impegno per il bene comune che non è rivolto solo alla «sala», ma si diffonde attraverso tutti i canali ad un pubblico molto vasto ed è motivo d’orgoglio che si diffonda proprio da Mondovì.
L’impegno per far sentire questo evento come un fiore all’occhiello della città deve essere di tutti: gli organizzatori si preoccupano di dare al territorio un palcoscenico sul mondo e non è certo quello di un teatrino di provincia.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy