Inaugurata a Mondovì la mostra «Dall’Impressionismo alla Modernità»

Le opere di grandi artisti come Monet, Manet, Renoir, Degas, Pissarro, Cézanne e Signac potranno essere ammirate fino al 27 luglio

Alessandro Marini 15/03/2025
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Foto della mostra

E’ stata inaugurata ieri sera, presso l’ex chiesa di Santo Stefano a Mondovì, la nuova mostra organizzata da Be Local e dal Comune di Mondovì, la terza dopo quelle dedicate a Caravaggio e al Brocco e alla Pop Art di Andy Warhol, dal titolo «Dall’impressionismo alla Modernità». Alla mostra che si concluderà il 27 luglio potranno essere ammirati i capolavori di mostri sacri della pittura del calibro di Monet, Manet, Renoir, Degas, Pissarro, Cézanne, Signac e molti altri ancora.

Ad aprire gli interventi è stato il “padrone di casa” il sindaco Luca Robaldo:

«Ringrazio Be Local che è riuscito a ridare una vita a questo luogo che ci ospita, portando 18 mila persone reali a vedere le vostre mostre.

Una comunità che riesce a ospitare eventi e mostre internazionali come questa vuol dire che è una comunità che funziona.

I primi risultati li stiamo raccogliendo, dal momento che percepiamo la vivacità con cui le iniziative vengono realizzate e nel coinvolgere le associazione di categoria e gli imprenditori che sostengono queste e altre iniziative.

In città si stanno muovendo delle cose e non merito dell'amministrazione, ma di tutta la comunità.

La presidente di Confindustria nei giorni scorsi ha affermato che in questo Mondovì e meglio di Alba e ciò deve renderci orgogliosi.

Abbiamo riaperto l'ex Polo, la casa delle Associazioni, ma riapriremo anche Santa Chiara, San Rocco e Sant'Evasio.

Contando i giorni di apertura delle mostre a Mondovì ci sono 280 hg di eventi l'anno e questo vuol dire che la città è viva».

L’assessore Francesca Botto, invece, ha sottolineato l’importanza delle sinergie che si sono create con gli enti culturali: "Be Local fin dal primo giorno ha cercato di conoscere meglio il territorio e a tessere relazioni culturali e artistiche. Oggi inauguriamo la terzo mostra dopo Caravaggio e Warhol. Siamo anche molto felici che CoopCulture si occuperà dei beni artistici della città per i prossimi 12 anni».

«Il nostro percorso continua con questa nuova mostra. Il nostro filo conduttore è sempre stato quello di parlare dei grandi maestri che hanno cambiato l'idea dell'arte: da Caravaggio, agli Impressionisti passando per Warhol» è quanto afferma il presidente di Be Loca Stefano Gribaudo.

Infine, è intervenuto il curatore Vincenzo Sanfo:

«L'Impressionismo è stato movimento rivoluzionarlo, perché è stato costretto ad esserlo, anche perchè è nato in un momento di grandi cambiamenti e innovazioni. Nel XIX secolo sono nati l’elettricità, i voli aerostatici, la prima metropolitana, la grande industria, la metropolitana, i tram, la ferrovia, ma specialmente la fotografia e il cinema.

La fotografia si è diffusa nel corso dell’Ottocento e ha rivoluzionato il modo di vivere e vedere il mondo. La fotografia fa vedere le cose come sono realmente e l’arte ha dovuto trovare un nuovo modo di concepire la realtà.

L'arte ha dovuto differenziarsi dalla tradizione accademica e la mostra del 1874, organizzata presso lo studio del fotografo Nadar, grazie alle opere di artisti come Renoir, Manet, Monet, Cezanne e Degas è stato aperto uno squarcio rispetto al passato.

Nella mostra che inauguriamo oggi, oltre ai pittori sopracitati ne troverete molti altri, magari meno conosciuti ma altrettano importanti per il movimento come ad esempio Daumier, Bonnard, Cahours, Dufy, Laurencin e molti altri.

In più, saranno osservabili tutte le varie tecniche da essi utilizzate e sperimentate, dalla pittura ad olio al pastello, dal disegno alla ceramica, dalla scultura alle straordinarie ricerche grafiche di riproduzione, attraverso Clichè-Verre, acqueforti e litografie.

Modi di produzioni e tecnologie che prima non esistevano. Scoprirete personaggi straordinari e tutte le tecniche che usavano, acquaforte, litografia, pastello…»

Insomma una mostra di grande interesse storico artistico che si preannuncia come uno dei punti di forza del turismo culturale di Mondovì e del monregalese.

L’esposizione sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, mentre il sabato e alla domenica l’orario è dalle 10:30 alle 19:30.

Per maggiori informazioni sulla mostra consultare il sito www.belocalpiemonte.it

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