Feste del Santuario, la tradizione ha incontrato le novità

Gli antichi "Feu dla Madona" quest'anno lanciati anche dal Parco Europa

Roberto Formento #formatDate($detail.get("kcnt_cnt.cnt_date"))
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Le monregalesissime ‘Feste del Santuario’ sono un insieme di tante piccole e grandi storie. Come quella della signora Rina, 81 anni, dalla Valle Corsaglia, in processione da Mondovì alla basilica, lunedì mattina, con l’ausilio di un carrellino per la deambulazione: citata dal vescovo di Mondovì, mons.Egidio Miragoli, come esempio concreto, provocatorio, di fede, un po’ il succo dello spirito che anima i fedeli che ogni anno si recano a piedi al Santuario per celebrare il secolare evento. Ma c’è anche la storia di una tradizione, che si perde nella notte dei tempi, quella dei ‘Feu dla Madona’, lo spettacolo pirotecnico di Mondovì in onore della Natività di Maria: una storia che quest’anno svia leggermente dal suo comodo solco per tentare una strada nuova, affiancando allo ‘sparo’ dei fuochi dalla collina di Piazza analogo evento al Parco Europa. Ossia uno dei Centri storici di Mondovì, assieme a quello urbanisticamente più moderno. E se ‘sopra’ suona la Banda, sotto c’è il nuovo simbolo cittadino, la mongolfiera, che si gonfia e s’illumina a ritmo di musica moderna. Una scommessa vinta, apprezzatissima da chi era domenica sera in Parco Europa e s’è potuto godere lo spettacolo. «Una serata emozionante nella quale si sono perfettamente intrecciati alcuni elementi della tradizione come i “Feu” veri e propri lanciati dalla Cittadella e il contestuale concerto della Mondovì Band in piazza Maggiore - evidenziano il sindaco Luca Robaldo e l’assessore alle Manifestazioni Alessandro Terreno -, ad alcune importanti novità che hanno incontrato il favore del pubblico come il primo Night Glow estivo e lo spettacolo pyromusicale, senza dimenticare il Future Tech Zone e i dj-set nell’area dell’anfiteatro. Per guidare questo nuovo format della “Notte dei Fuochi” e per inaugurare, di fatto, la riapertura di Parco Europa, ci siamo affidati ancora una volta alla musica e alle mongolfiere, due eccellenze che in questi anni abbiamo cercato di promuovere e valorizzare. In tal senso, consapevoli che si può sempre migliorare per limitare i disagi a fruitori e residenti, non possiamo che ritenerci soddisfatti per questa prima edizione rivisitata, specie dopo aver visto Parco Europa affollato di bambini e famiglie, come da sua naturale connotazione identitaria. Con la riapertura del nuovo chiosco, inoltre, l’intera area torna ad essere una sede strategica e attrattiva per ospitare eventi cittadini di ampia portata. Come sempre, un sincero ringraziamento alle forze dell’ordine, agli sponsor, agli uffici comunali, alle associazioni e a tutti i volontari che hanno contribuito alla realizzazione della serata». Insomma un doppio evento che ha futuro, soprattutto se verrà mantenuto il giusto equilibrio tra la tradizione e l’innovazione.
C’è poi la storia dell’ispirato momento religioso di lunedì mattina, con numerosissimi partecipanti alla processione, gruppo che si è via via rimpolpato per raggiungere una consistente dimensione (soprattutto di sindaci ed amministratori pubblici del territorio; presenti anche il questroe, il prefetto e il presidente della Provincia diSavona) per la solenne messa in basilica, il vescovo - richiamando il periodo giubilare in corso - ha più volte citato le atrocità della guerra: in particolare, sia la novena che la messa solenne hanno proposto collette a sostegno della popolazione di Gaza. «Un sostegno che vuole essere il più possibile concreto: consegnerò personalmente il ricavato della colletta a fine ottobre al patriarca cardinale Pizzaballa», ha evidenziato il vescovo. E sullo sfondo, l’immortale storia della rutilante fiera, il carrozzone variopinto, chiassoso, coinvolgente, ‘sempre uguale ma sempre diverso’, che - attendendo le stime ufficiali del Comune diVicoforte - anche quest’anno ha attratto tantissime persone all’ombra della cupola.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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