Acrobati che catturano lo sguardo dei torinesi, li costringono a fermarsi, li coinvolgono, stimolando un dialogo collettivo sulla bellezza e sullo spazio che abitiamo. Accade in via Rocciamelone, a Borgo Campidoglio, a Torino, che domani diventa palcoscenico del progetto 'Attraversamenti e contatti', promosso da Cordata For con il contributo del ministero della Cultura e della Città di Torino tramite il bando 'Circoscrizioni che spettacolo...dal vivo! Avviso pubblico 2025'.
Nell'area pedonale attigua al Mau - Museo di Arte Urbana, performer interagiranno con lo spazio circostante e i murales, trasformando l'ambiente in una scena vivente, dialogando direttamente con il tessuto urbano.
L'appuntamento con la perfomance site specific è alle ore 16, 18 e 20,30. Il laboratorio, guidato dal regista Francesco Sgrò, offre uno spazio libero per esplorare anche la bellezza dell'intangibile: delle emozioni, dei gesti, della fragilità e delle relazioni. Da ieri e ancora oggi gli stessi artisti insieme ad alcuni cittadini - selezionati tramite call - lavoreranno in strada per preparare l'evento con Francesco Sgrò.
«I torinesi che abitano in quella strada, i negozianti, ma anche chi, per caso, farà capolino in via Rocciamelone in quei momenti, potrà esplorare il rapporto tra città e bellezza, partecipando a una narrazione collettiva che nasce dallo spazio urbano e interroga i nostri immaginari estetici» spiega Giuseppina Francia, responsabile della produzione per Cordata FOR.
'Attraversamenti e contatti'" prevede un percorso di creazione sperimentale e un laboratorio interdisciplinare che fonde circo, danza e teatro e incoraggia l'incontro con le opere del Mau. I performer - tutti acrobati professionisti under 35: si tratta di Antonio Panaro, Camille Guichard, DavideVisintini, Francesco Germini - utilizzeranno i loro corpi in costante interazione con lo spazio scenico, valorizzando gli elementi architettonici e pittorici di particolare bellezza, trasformando questo angolo di Torino in una scenografia vivente da attraversare e riscoprire.
«La natura all'aperto dell'intervento consente di essere attratti dalle acrobazie in scena e di avvicinarsi progressivamente, lasciandosi coinvolgere e stimolare da un dialogo collettivo sulla bellezza e sullo spazio che abitiamo» spiega Giuseppina Francia.
Un'opportunità di incontro e prossimità, di dialogo, condivisione e creazione interculturale e multidisciplinare che parte da una domanda centrale: 'Che cos'è la bellezza per te?'. «Una riflessione particolarmente urgente e complessa per le nuove generazioni, spesso soggette a pressioni verso ideali estetici irraggiungibili e distorti, amplificati dai social media» si legge nella presentazione.