I lavori per la Tav Torino-Lione stanno procedendo secondo i tempi prefissati. Questo in estrema sintesi il messaggio lanciato al Forum Torino-Lione, occasione anche per fare il punto sull'opera a 10 anni dalla nascita di Telt.
«Abbiamo aggiudicato tutti gli appalti civili e l'opera è tutta quanta in corso di realizzazione. Abbiamo realizzato un miliardo di lavori lo scorso anno e ne realizziamo un altro miliardo quest'anno. Ci avviamo quindi a lanciare tutte le frese che scavano la montagna. Dobbiamo scavare 160 chilometri di gallerie e ne abbiamo già scavati 45, quindi siamo a circa il 28% del lavoro. Il prossimo passo sarà l'aggiudicazione dell'appalto degli impianti tecnologici che avverrà nel 2027 e a quel punto completeremo l'opera che verrà messa in esercizio nel 2033». Lo ha dichiarato il direttore generale di Telt, Maurizio Bufalini.
«La nostra società - ha proseguito - è nata da 10 anni. Ci troviamo a fare un punto sullo stato di avanzamento di un'opera importantissima a molti livelli: europeo, binazionale e locale. Le grandi opere danno l'occasione, visto il grandissimo investimento che viene fatto, di crescere, far progredire la tecnica e la sostenibilità dell'opera stessa».
«Le grandi opere - ha osservato ancora Bufalini - devono infatti essere sostenibili, economiche, etiche. L'opportunità della realizzazione di queste opere epocali è proprio quella di far crescere il modo di realizzarle. Per questo abbiamo invitato a questo Forum tutti i nostri partner, dalle grandi imprese alle grandi ingegnerie e committenze per fare il punto su questi elementi fondamentali».
«La sezione transfrontaliera della nuova linea Torino-Lione è ormai un cantiere unico, esteso per 65 km attraverso le Alpi, che avanza ogni giorno per completare il collegamento est-ovest della rete di trasporti europea per merci e passeggeri Ten-t». Ha spiegato il presidente di Telt, Daniel Bursaux.
«Oggi - ha proseguito - tutti gli appalti per i lavori civili (di valore complessivo pari a 4 miliardi ndr.) del tunnel di base sono aggiudicati. Quattro raggruppamenti internazionali sono operativi su 17 fronti di scavo con oltre 3.000 persone impiegate stabilmente. Oltre un quarto dell'intera opera (45 km su 164 km di gallerie da scavare in totale ndr.) è realizzata. La prima fresa ha iniziato il suo cammino da un mese e nei prossimi due anni altre sei entreranno progressivamente in funzione in Francia e in Italia».
«In occasione del decimo anniversario di Telt - ha osservato Bursaux - abbiamo riflettuto sulle lezioni apprese per definire le chiavi del successo delle infrastrutture di prossima generazione. In Telt in particolare, ci siamo evoluti adattandoci a scenari che in questi dieci anni sono cambiati spesso e repentinamente, ma senza perdere di vista l'obiettivo definito dagli Stati».
«Il Patto di sostenibilità delle imprese della Torino-Lione è l'ingrediente fondante della fase in cui ci troviamo, quella della costruzione dell'opera. Il nostro progetto ha, nel lungo periodo, lo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali, sociali ed economiche, non solo italiane e francesi ma europee» ha aggiunto la direttrice generale aggiunta Italia di Telt, Manuela Rocca. «Il progetto - ha proseguito - ha una sostenibilità intrinseca derivante dalla scelta dei governi della decrabnonizzazione del trasporto. Ma la sfida che Telt è chiamata ad affrontare è quella della costruzione dell'opera, in cui è necessario lavorare per non sottrarre valore ma anche per lasciare un valore aggiunto al territorio. Questo è complicato, le sfide del nostro progetto sono estremamente importanti. Molte delle criticità che stiamo affrontando non sono mai state affrontare in altri contesti. Lo scavo del tunnel più profondo e lungo del mondo nel contesto alpino è, di fatto, la realizzazione di un prototipo. Al di là dei contratti sottoscritti, regolatori degli aspetti tecnici e finanziari, abbiamo un Patto di sostenibilità che fissa quattro tematiche senza discussioni: territorio, etica, ambiente e persone. Sono le nostre priorità, ciò per cui durante la realizzazione dell'opera l'innovazione, le nuove proposte e le buone pratiche che arrivano, sono oggetto di discussione per migliorare e cogliere queste opportunità. Il Patto si può riassumere in due parole: collaborazione e fiducia».
«I progressi nelle tappe per la realizzazione dell’opera che sono stati comunicati in occasione del Forum Torino-Lione rilanciano in modo concreto la Val di Susa» – ha affermato il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, Paolo Ruzzola.
«È evidente – ha spiegato l’azzurro – che aver aggiudicato tutti gli appalti civili e che siano già stati scavati 45 dei 160 chilometri dell’opera sono due elementi fondamentali per essere sicuri che si centri il completamento di tutta l’opera entro il 2033. Un cronoprogramma che si sta rispettando è un elemento di garanzia per gli investimenti che quest’opera, dal respiro internazionale, saprà attrarre a livello locale».
Così ha concluso Ruzzola: «Già quando ero sindaco di Buttigliera Alta (Torino) mi spesi per questa grande infrastruttura, perché ero convinto che fosse una occasione unica per rilanciare la Vallata. Ora bisogna lavorare a tutti i livelli perché in parallelo alla realizzazione della Torino-Lione si sviluppino le piattaforme della logistica di Orbassano che abbiamo sempre immaginato e che si realizzi la stazione internazionale di Susa, che deve diventare un punto di riferimento e uno snodo centrale di incontro per lo sviluppo del nostro territorio, con particolare riguardo al turismo invernale ed estivo delle nostre montagne».
«Il trasporto ferroviario deve crescere. Stiamo lavorando per incrementare innanzitutto il trasporto merci, perché abbiamo bisogno di alleggerire il traffico stradale. Ma occorre aumentare anche la percentuale del trasporto ferroviario tradizionale. La metropolitana d'Italia, come è stata chiamata l'alta velocità, ha cambiato le abitudini degli Italiani. La nostra aspettativa è che la Tav possa migliorare la percorrenza non solo tra Francia e Italia ma in tutta Europa». Ha infine affermato l'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Aldo Isi. «Per Rete ferroviaria - ha spiegato - l'intervento di Telt rappresenta un tassello fondamentale per creare una rete europea con caratteristiche moderne, prima di tutto di interoperabilità. L'Italia ha la fortuna di essere attraversata da cinque corridori europei. Telt sta realizzando una importante infrastruttura su uno di questi corridoi e, analogamente, stiamo realizzando un'opera 'gemella' verso l'Austria. Sono interventi storici che danno evidenza di questa priorità nazionale ed europea verso l'integrazione del trasporto ferroviario». Isi ha anche toccato il tema dell'innovazione spiegando come sia «a stretto contatto con quello della sostenibilità ambientale. E' anche digitalizzazione, visione, capacità di anticipare delle esigenze rispetto alle attuali abitudini. L'Ertms è un tassello perché consentirà di portare l'affidabilità, la qualità, tipiche del trasporto ad alta velocità, sulla rete pendolare».