Sicurezza e ordine pubblico in Consiglio comunale

Cuneo: sollevata anche la questione relativa all’efficacia e all’incisività dell’ordinanza anti alcol

Valentina Sandrone 25/09/2025
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È stata la sicurezza a farla da padrona durante la seduta del Consiglio comunale del 22 settembre. L’interpellanza e sull’ordine pubblico e l’interrogazione sull’ordinanza anti alcol, presentate rispettivamente dai consiglieri Franco Civallero di Forza Italia e Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia, hanno  messo in luce una serie di difficoltà e perplessità dei cittadini sui provvedimenti intrapresi dall’amministrazione. Un malessere diffuso e serpeggiante nella cittadinanza, ha evidenziato Civallero, di fronte al quale le istituzioni non possono far finta di nulla, soprattutto a seguito di alcuni fatti che hanno molto colpito la comunità, quale il tentativo di aggressione davanti al Rondò dei Talenti. A dare seguito ai timori di Civallero, Paolo Armellini, consigliere degli Indipendenti, il quale ha ribadito come il Consiglio si faccia cassa di risonanza per i timori della popolazione. Senza sminuire il problema e i timori, sono intervenuti in senso però opposto i consiglieri di maggioranza, che hanno invece sottolineato l’importanza dell’integrazione e delle reti sociali. L‘esempio più attuale e lampante è stato quello dell’inaugurazione del Movi Lounge Bar presso il Movicentro, inaugurazione tenutasi solo sabato 20 settembre, luogo deputato ad animare un’area di Cuneo rimasta troppo a lungo trascurata e degradata ma finalmente totalmente piena di esercizi commerciali e di vitalità. Parimenti dibattuta l’ordinanza anti alcol, già protagonista delle cronache estive. Il provvedimento, esteso a gran parte del centro cittadino, prevede il divieto di vendita di alcolici da asporto dalle ore 19.30 alle ore 7.00 e commina importanti sanzioni ai commercianti che non lo rispettano. I dubbi sollevati da Claudio Bongiovanni, e a cui hanno dato voce anche altri colleghi consiglieri, riguardano l’effettiva efficacia di quanto previsto. Lo scopo di un’ordinanza non è mettere una toppa al problema, ha affermato Bongiovanni, ma anzi il problema non è solo estemporaneo, bensì, purtroppo, radicato in una fetta della popolazione, anche tra giovani e giovanissimi. L’ordinanza non tiene in considerazione né la vendita di alcolici ai minorenni, né l’eventuale coinvolgimento delle associazioni di categoria dei commercianti ai tavoli di lavoro. A entrambi i punti ha risposto Cristina Clerico, assessora alla Polizia Locale. In merito all’argomento sollevato da Franco Civallero, la Clerico ha ricordato come l’amministrazione dedichi al tema sicurezza tempo, energie e lavoro, essendo un argomento che sta molto a cuore a tutti e su cui non cala mai l’attenzione. Il controllo è capillare e costante, così come il coordinamento con e tra le forze dell’ordine. Nessuno ha mai sminuito il problema sicurezza ma, ribadisce l’assessora, le istituzioni hanno anche il compito di non amplificare le paure e di non generare o fomentare timori smentiti invece dalla realtà dei fatti. Relativamente poi all’interrogazione di Claudio Bongiovanni, Cristina Clerico ha suddiviso la risposta in due tranche differenti. L‘ordinanza, innanzitutto, non prende in considerazione la vendita o la somministrazioni ai minori perché per quello c’è un’apposita normativa nazionale, e le ordinanze vanno invece a inserirsi nei margini di manovra dell’ente locale, senza andare a toccare la legge nazionale, anche se verso la diffusione dell’alcol tra minorenni c’è una grande attenzione anche da parte dell’amministrazione. In secondo luogo, si tratta di un’iniziativa che è stata estesa in quanto efficace, perlomeno per arginare il problema nell’immediato. È vero che per arginare la piaga dell’alcolismo servirebbero, anzi servono, provvedimenti a carattere sociale e culturale, sul lungo periodo, ma per «togliere di mano la bottiglia» l’ordinanza è ciò che serve e che garantisce, quello sì, decoro e sicurezza. Infine, l’assessora Clerico ha ricordato come ai tavoli ordine e sicurezza, quando ritenuto opportuno dalla Prefettura, vengono chiamati anche i rappresentanti delle associazioni di categoria, così che il dibattito coinvolga tutta la popolazione potenzialmente coinvolta dal provvedimento stesso. Sulla sicurezza è intervenuta anche la sindaca Patrizia Manassero, la quale ha illustrato i percorsi attivati dal Comune insieme ai Servizi Demografici, gli enti del terzo settore, la Questura, la Prefettura e i servizi sociali per seguire con attenzione le persone in attesa di permesso di soggiorno, le quali sono, purtroppo, soggetti particolarmente a rischio per quanto concerne le maglie della criminalità e della delinquenza.
L’attenzione sui temi della sicurezza e del «cugino» decoro pubblico rimane quindi alta, per andare incontro alle istanze e al sentire dei cittadini, ma anche per promuovere politiche di integrazione e coesione sociale. 
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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