Presentato il nuovo corso UniTo del linguaggio dei segni

L’insegnamento sarà articolato in 54 ore divise tra parte teorica e di lingua. Le lezioni saranno tenute da Docenti sordi indicati dall’Istituto di Torino

Eliana Puccio 09/09/2025
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Nella Sala Allara del Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino è stato presentato il nuovo insegnamento in Lingua dei Segni Italiana – Lis. Il corso, in programma per l’anno accademico 2025/2026, sarà attivato presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne e disponibile come esame a scelta per tutti i Corsi di Studio dell’Ateneo. 

L’insegnamento, realizzato in collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino, sarà articolato in una prima parte teorica introduttiva (18 ore) in lingua italiana svolta da una Docente del Dipartimento e in una seconda parte di lingua (36 ore) in Lis tenuta da Docenti sordi indicati dall’Istituto, con il duplice obiettivo di trasmettere alle studentesse e agli studenti le conoscenze teoriche fondamentali riguardanti la lingua dei segni italiana e la comunità sorda e le nozioni pratiche per comunicare con le persone sorde e sostenere una semplice conversazione in LIS. 

Il principio di inclusione che anima la proposta, selezionabile come attività a scelta da tutti i Corsi di Studio interessati, si riflette peraltro anche sul pubblico di destinazione, che si estende potenzialmente al di fuori del Dipartimento di Lingue: studentesse e studenti di Corsi di Studio afferenti ad altri Dipartimenti con orientamento specifico per gli aspetti formativi e sociali, come pure insegnanti, educatrici/educatori, formatrici/formatori, nella più ampia prospettiva del Lifelong Learning. 

L’insegnamento di Lingua dei Segni Italiana - Lis costituisce un primo passo verso una sempre più intensa progettualità comune tra il Dipartimento di Lingue e l’Istituto dei Sordi di Torino, aperta ad altri Dipartimenti UniTo, che potrà in futuro concretizzarsi nella costituzione di gruppi di lavoro e di ricerca trasversali, nella realizzazione di convegni, seminari, pubblicazioni, nella partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e internazionali, nell’attivazione di tirocini formativi presso l’Istituto, nella co-progettazione dei materiali didattici. Un percorso di crescita, nel segno di quel riconoscimento reciproco che la conoscenza linguistica e culturale è in grado di generare e coltivare.

Dal 2021, la Repubblica italiana «riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (Lis) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (List)» (Decreto Sostegni, Articolo 34-ter): l’iniziativa del Dipartimento di Linguesi pone nel solco di misure analoghe adottate da altri Atenei d’Italia, nei quali la Lis rimanda tradizionalmente al Settore Scientifico Disciplinare Glottologia e linguistica (GLOT-01/A), e nel rispetto dell’obiettivo «1.2 Consolidare la cultura della parità – Promuovere costantemente la cultura della parità e dell’inclusione» del Piano strategico UniTo 2021-2026. 

Fin dalle sue fasi preliminari, il progetto si è sviluppato in accordo con l’Ateneo, che garantisce la copertura finanziaria della docenza esterna, e con il supporto dell’Istituto dei Sordi di Torino, al quale è affidato il modulo in Lis, partendo dalla condivisione di due importanti principi guida: la Lis è una vera e propria lingua, che trova la sua giusta collocazione in un Dipartimento di Lingue; è preferibile attivare un insegnamento completo per garantire un numero di ore sufficiente ad acquisire una competenza linguistica di base entro un solido quadro culturale e valoriale di riferimento.

«L’introduzione della nuova cattedra in Lingua dei Segni Italiana – ha spiegato il Rettore Stefano Geuna - rappresenta un traguardo importante per l’Università di Torino. Non si tratta soltanto di ampliare l’offerta didattica, ma di riconoscere il valore della Lis come lingua e come strumento di partecipazione, capace di creare nuove connessioni tra le persone e di rafforzare il principio di inclusione che guida la nostra comunità accademica. Con questa iniziativa UniTo compie un atto concreto di responsabilità sociale e culturale confermando il proprio impegno nel promuovere una società più equa, inclusiva e consapevole».

«L’attivazione dell’insegnamento di Lingua dei Segni Italiana – ha aggiunto Barbara Bruschi, Vicerettrice alla Didattica - rappresenta un passo di immenso valore culturale e sociale per il nostro Ateneo. Questa iniziativa arricchisce l’offerta formativa con una lingua che esprime pienamente identità, storia e cultura di una comunità fondamentale del nostro Paese. L’Università di Torino ribadisce così il proprio impegno nel promuovere l’inclusione e l’accessibilità, traducendo in azione concreta i principi enunciati nel nostro Piano strategico. Offrire agli studenti e alle studentesse la possibilità di apprendere la Lis significa, al tempo stesso, formare nuove competenze linguistiche e costruire una società più attenta, equa e capace di dialogo». 

«L’attivazione di questo insegnamento – ha sottolineato Cecilia Marchisio, Delegata del Rettore per l’inclusione di studenti e studentesse con disabilità - consolida il rapporto vivo tra l’Università e le eccellenze culturali del nostro territorio che lavorano per i diritti delle persone con disabilità. È fondamentale tra l’altro che l’insegnamento coinvolga docenti sordi madrelingua, abbandonando tradizionali asimmetrie. L’Università di Torino conferma anche in questo modo la scelta culturale operata, quella di adoperarsi per la piena attuazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, di cui questa attivazione può senz’altro essere un tassello».

«Con l’avvio dell’insegnamento di Lis - commenta Marcella Costa, Direttrice del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne - il Dipartimento di Lingue fornisce un contributo di grande rilievo alle politiche di inclusione dell’Ateneo e nel contempo incrementa il numero di lingue di studio, raggiungendo il traguardo di 18 lingue insegnate. La metodologia di co-teaching messa a punto insieme all’Istituto dei Sordi ha l’obiettivo di assicurare la massima efficacia del percorso di apprendimento e rappresenta un’opportunità unica per entrare in contatto con questa lingua-universo».

«L’avvio di questo nuovo insegnamento – hanno confermato il Referente scientifico del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne Antonio Romano e la Docente per la parte introduttiva Daniela Mereu - offrirà agli studenti e alle studentesse l’opportunità di approfondire la comprensione delle potenzialità del linguaggio umano, facoltà che si manifesta non solo attraverso le lingue parlate ma anche tramite le lingue dei segni. La nuova attività formativa costituirà inoltre una preziosa occasione per conoscere la cultura sorda». 

«L’insegnamento di Lis in una grande e prestigiosa università pubblica come quella di Torino – hanno concluso il Direttore dell’Istituto dei Sordi di Torino Enrico Dolza e il Direttore e il Vicedirettore del Dipartimento Academy dell’Istituto dei Sordi di Torino Nicola Della Maggiora e Gianluca Grioli - dà corpo al riconoscimento della lingua dei segni a livello nazionale e al valore che questa assume per la comunità Sorda»

 

Direttore: DIEGO RUBERO
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