Polemiche a Torino per la Festa delle Forze Armate

Blitz degli attivisti di Extinction Rebellion, che srotolano uno striscione dalla facciata di Palazzo Madama durante la cerimonia in piazza Castello

Carlo Santori 04/11/2024
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«Onorano guerre, distruggono terre». È quanto era scritto sullo striscione affisso ieri, abusivamente, sui ponteggi della facciata di Palazzo Madama, in piazza Castello a Torino, da attivisti di Extinction Rebellion, in occasione della cerimonia per celebrare le Forze armate e l’Unità nazionale.

«Il blitz da parte degli attivisti di Extinction Rebellion, nel pieno delle celebrazioni della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate a Torino, è un gesto ignobile e dissennato: si onora il ricordo di tutti quei soldati che hanno sacrificato la propria vita per la Patria, contribuendo in modo indelebile a creare e difendere l'Italia per come la conosciamo, ovvero unita, solida, democratica e, soprattutto, libera». È il commento di Roberto Ravello, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Piemonte.

«Chi infanga certi appuntamenti – aggiunge il consigliere regionale – non fa che sputare nel piatto in cui mangia: è proprio grazie a quel sacrificio, infatti, se i giovani annoiati e irriconoscenti di Exctinction Rebellion possono protestare per le proprie idee in uno Stato democratico. La nostra quotidianità, fatta di scelte libere e consapevoli, di opportunità, di speranza e di indipendenza, non è qualcosa di acquisito e immutabile: è un concetto che va alimentato e difeso ogni giorno e, in tal senso, il lavoro delle nostre Forze armate è imprescindibile. Ora più che mai».

«A Torino – afferma l’assessore della Regione Piemonte alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone – purtroppo succede anche questo. Capita che l'alza bandiera del 4 novembre, Festa nazionale delle Forze armate, in piazza Castello, venga bloccato e ritardato per colpa di quattro antagonisti appesi come dei salami su un'impalcatura. Questa è la conferma che esiste ormai un'innegabile emergenza antagonismo nella città di Torino».

«Questi gruppi estremistici – chiosa l’esponente della Giunta Cirio – si sentono evidentemente le spalle coperte da una certa parte politica, si sentono legittimati e quindi osano sempre di più. È davvero un peccato, oltre che un fatto inaccettabile, che a farne le spese sia un momento istituzionale dedicato alle Forze armate, alla vittoria della prima guerra mondiale e a tutti i caduti morti per la patria».

«Noi siamo comunque qui per celebrarlo – conclude Maurizio Marrone – ma riteniamo che nessuno possa più chiudere gli occhi su quello che sta avvenendo nella nostra città».

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