Il dado è tratto. L'offerta pubblica di scambio su Iveco annunciata lo scorso 30 luglio da Tata prende forma con la presentazione in Consob da parte della holding di Singapore Tml Cv. Un'offerta che ha per oggetto gli oltre 271,2 milioni di titoli, circolanti, per un corrispettivo unitario di 14,1 euro e totale di circa 3,8 miliardi. Il completamento dell'Opa è subordinato alla separazione delle attività di difesa di Idv e al via libera delle autorità coinvolte e riguarda le azioni ordinarie emesse dopo lo scorporo di quest'ultima.
L'accordo sottoscritto fra Tata Motors e Iveco lo scorso luglio prevede la creazione di un gruppo di veicoli commerciali «con la portata, il portafoglio prodotti e la capacità industriale necessari per affermarsi come leader globale in questo settore dinamico».
Dall'unione tra i due gruppi nascerà un colosso con vendite superiori a 540mila veicoli l'anno, ricavi combinati per circa 22 miliardi di euro, suddivisi tra Europa (circa 50%), India (circa 35%) e Americhe (circa 15%) e con "posizioni interessanti nei mercati emergenti in Asia e Africa", spiegavano i due gruppi lo scorso luglio. Tata e Iveco hanno infatti «un portafoglio di prodotti e capacità altamente complementari, sostanzialmente prive di sovrapposizioni nella struttura industriale e presenza geografica».
Iveco Group è nata l'1 gennaio del 2022 a seguito della scissione da Cnh Industrial. Il marchio in realtà fu fondato nel 1975 per unire le attività italiane di Fiat, Om, Lancia e più tardi Alfa Romeo, quelle francesi di Unic e quelle tedesche di Magirus Deutz. I marchi controllati oggi sono Iveco, Heuliez, Iveco Bus, Fpt, Idv e Astra. Per i 50 anni di Iveco sono previste diverse iniziative che coinvolgono le varie sedi del gruppo nel mondo in Brasile, Argentina, Spagna, Francia, Italia, Repubblica Ceca, e Cina. Nel Bel Paese Iveco è presente a Brescia, Suzzara (Mantova), Piacenza, Bolzano, dove opera con le attività di Idv, e Foggia.
Con 19 siti industriali e 30 centri di ricerca e sviluppo, Iveco opera con 7 marchi nei settori dei veicoli commerciali e speciali, in quello dei sistemi di propulsione e nei servizi finanziari correlati. Il gruppo Ha circa 36mila dipendenti nel mondo, la sede legale ad Amsterdam e il quartier generale a Torino. Presidente di Iveco è Suzanne Heywood e amministratore delegato Olof Persson. Il gruppo è quotato Iveco è quotata alla Borsa di New York e in Piazza Affari.
Pesante l'attacco di Forza Italia affidato alle parole di Marco Fontana segretario cittadino degli azzurri a Torino: «Forza Italia da sempre è per il libero mercato ed è un diritto per i vertici di Stellantis decidere come operarvi con i propri brand. Certo questa cessione non aiuta l'economia di Torino visto attorno all'orbita di Iveco gravita il destino di 7/8mila lavoratori. Sicuramente questa operazione, che non so se avrebbe fatto felice Marchionne, produce una perdità di sovranità industriale con Torino che viene ridotta a comprimario mentre la regia si sposta altrove. Peraltro con un indebitamento di Tata di 4,5miliardi di dollori che lascia dei dubbi sulla sostenibilità a medio termine. L'esperienza con Jaguar Land allunga pesanti ombre sulla capacità di Tata di integrarsi con il modello Iveco che fino a ieri era un fiore all'occhiello per Torino. Speriamo che l'unione almeno porti investimenti in innovazione ma Torino sicuramente batte un altro colpo verso il suo declino industriale con una classe dirigente che non scommette più sul futuro della Città e con un sindaco di Torino che si diletta in estate a scrivere romanzi noir e vomitare colpe addosso altri attori istituzionali invece di compiere un serio esame di coscienza sull'attrattività di una città che avrebbe lui compito di innalzare. Il problema delle periferie è anche socio economico e questa operazione è la peggiore risposta che si potesse dare».