Un antico mobile restaurato a regola d'arte, uno specchio d'epoca, un disco, una macchina fotografica introvabile, stampe, manifesti, bambole, comprese le Barbie che hanno attraversato molti decenni, pellame, strumenti musicali, libri usati e antichi, i lampadari, il ferro battuto degli esordi. Sono alcuni esempi di quello che le bancarelle e le botteghe del Gran Balon, lo storico mercato dell'antiquariato, del vintage e dell'arte di Torino, offre nella giornata di festa per i suoi quarant'anni.
Nel quartiere Borgodora oggi c'è la folla delle grandi occasioni per la festa organizzata nell'anniversario. Tra le antiche strade di questa parte del centro, che unisce da sempre tradizione e innovazione, i torinesi hanno iniziato fin dal mattino a passeggiare alla ricerca di qualcosa di prezioso, di antico o semplicemente di usato, per arricchire le proprie case o per il proprio abbigliamento. Senza dimenticare uno spuntino o un pasto vero e proprio nelle numerose trattorie, o scegliendo qualcosa dai furgoni di street food.
Alla cucina locale si affiancano da sempre proposte regionali di altri luoghi d'Italia e da tempo anche di altri Paesi del mondo. Ai pochi esperti antiquari si mescolano i tanti curiosi, che spesso scelgono questo mercato per una semplice passeggiata domenicale. Stavolta inoltre partecipano alle festa istituzioni storiche del quartiere, quali il Sermig e il Cottolengo, istituzioni culturali come l'Istituto Albe Steiner di Lungo Dora Agrigento e artisti legati alla fotografia, alla musica, alla street art e al collezionismo, capaci di improvvisare performance in strada a ogni angolo.
«Il Balon ormai - sottolinea Simone Gelato, presidente dell'Associazione commercianti Balon - ha oltre duecento anni e da quarant'anni si è trasformato in quello che è anche il Gran Balon domenicale, la sua versione vestita a festa. È stato fatto un lungo percorso: è diventato un punto di riferimento per l'antiquariato e il mercato delle pulci a livello internazionale. Ormai contiamo oltre 450 operatori, che ogni sabato, per il Balon, e ogni seconda domenica del mese, per il Gran Balon, partecipano al mercato. Siamo stabilmente tra le cinque cose principali da visitare di Torino e della regione Piemonte. Ne siamo molto orgogliosi, perché è un progetto che è nato praticamente dalle nostre famiglie: io sono uno degli esponenti di terza generazione di negozianti di qui ed è una strada che hanno fatto praticamente tutti gli espositori. Alcuni vengono anche da fuori regione e da fuori Italia» e i negozianti, a loro volta, spediscono in tutto il mondo la loro merce.