L'Autonomia di Liguria e Piemonte parte dalla Protezione Civile

Ieri le due Regioni, insieme a Veneto e Lombardia, dal ministro Calderoli per discutere i primi passi

12/11/2024
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Marco Bucci, presidente Liguria
La Liguria e il Piemonte tra le Regioni capofila per laProtezione Civile e per i primi passi verso l’autonomia differenziata in questo campo. Ieri Marco Bucci ha partecipato a un vertice convocato dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, e i presidenti di Piemonte, Lombardia e Veneto. all’ordine del giorno proprio il tema della Protezione civile. Inizia infatti da questo argomento il cammino verso il riconoscimento di una maggiore autonomia alle Regioni che ne hanno fatto richiesta. Ovviamente tutte amministrate dal centrodestra, vista la ferma contrarietà dell’opposizione a questo percorso. A tal proposito anzi, oggi  la Corte costituzionale esaminerà i ricorsi di quattro Regioni di centrosinistra (Puglia, Campania, Toscana e Sardegna) contro l’autonomia differenziata.
Ma il tema della Protezione civile è uno dei fiori all’occhiello della Liguria che, dopo le tragiche alluvioni del 2011 e del 2014, ha cambiato marcia e ha sviluppato nuovi sistemi di prevenzione e maggiori investumenti nel settore della difesa del suolo. Un nuovo corso che ha dato fin da subito effetti positivi a fronte di eventi estremi che altrove hanno causato danni assai più gravi e numerose vittime. E che è stato anche preso a modello a livello nazionale.
Anche la città di Genova è impegnata in questo percorso verso una maggiore sicurezza. E in questo si inserisce anche il nuovo servizio di drenaggio urbano avviato dall’amministrazione comunale nell’agosto 2023 e che ha consentito, fino ad oggi, la georeferenziazione di oltre 50mila caditoie, liberamente consultabili sul geoportale pubblicato sul sito del Comune di Genova - link https://mappe.comune.genova.i, con informazioni specifiche per ogni singola caditoia e le fotografie prima e dopo l’intervento.
Il nuovo sistema di pulizia delle caditoie stradali, suddiviso in tre lotti (Ponente, Levante e Protezione Civile), ha permesso nel solo 2024 di eseguire una media di interventi tra i 3 e i 5mila al mese, con una proiezione di circa 60mila caditoie ripulite entro la fine di dicembre a fronte delle circa 23mila drenate ogni anno con il vecchio sistema.
Di questo si è occupata ieri mattina la commissione comunale dedicata alla manutenzione. L’obiettivo è di arrivare, nel medio-lungo periodo, alla pulizia almeno una volta l’anno delle circa 90mila caditoie stradali presenti sul territorio comunale. Tra le criticità emerse durante la discussione la necessità di intervenire più volte sulla stessa caditoia a causa dell’inciviltà di chi, anziché conferire del materiale di scarto negli appositi contenitori, lo deposita all’interno del tombino, causandone l’ostruzione. A ciò si aggiungono, oltre ai danni provocati talvolta dalla posa della fibra ottica, i frequenti rinvii degli interventi per l’impossibilità di eseguire il lavoro a causa del mancato rispetto della segnaletica stradale che invita a non parcheggiare i veicoli privati in prossimità delle caditoie stradali nei giorni e negli orari indicati per l’esecuzione dell’intervento.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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