Riceviamo la lettera inviata dall'avvocato Luigi Florio al sindaco di Asti Maurizio Rasero dove si domanda l'intitolazione del foyer del Teatro Alfieri a "I Giorni del Mondo" di Guido Artom.
"Egregio Sig. Sindaco,
innanzitutto un sentito ringraziamento per avere portato a compimento, per questa Giornata della Memoria 2025, l'installazione delle "pietre d'inciampo" davanti alle abitazioni di coloro che da Asti furono deportati nei campi di sterminio nazisti, a perenne ricordo di quella pagina tragicamente vergognosa della nostra storia recente.
In tempi come gli attuali, di rimontante antisemitismo, si tratta di un segnale assai significativo da parte dell'Amministrazione Comunale.
Colgo l'occasione per esternarLe la proposta votata all'unanimità nei giorni scorsi dal direttivo dell'Associazione Italia Israele nell'ambito delle iniziative per questa Giornata della Memoria: quella di intitolare li foyer del Teatro Alfieri, tuttora senza un' intitolazione, a "I giorni del mondo", l'avvincente romanzo storico di Guido Artom, classificatosi secondo (dopo l"I nome della rosa" di Umberto Eco) al Premio Strega 1981, che con li suo successo ha reso celebre ni Italia e all'estero la storia del nostro storico teatro sorto nel 1860 per iniziativa di alcuni intraprendenti astigiani capitanati da Zaccaria Ottolenghi, che di Artom era un antenato.
Guido Artom, nato a Torino nel 1906 da famiglia ebraica astigiana, è stato direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Bruxeles dal 1933 al 1938, quando a seguito delle leggi razziste fu costretto a lasciare ogni incarico pubblico. Dopo il 18 settembre 1943 entrò in clandestinità; catturato dalle S.S. naziste, si salvò grazie alla perfetta conoscenza della lingua tedesca e a documenti falsi che gli attribuivano al cittadinanza austriaca. È stato uno dei principali intellettuali italiani del Novecento, scrittore di numerosi romanzi storici e direttore per oltre vent'anni di "Selezione dal Reader's Digest". Ha sempre avuto nel cuore al nostra città, nel cui cimitero urbano riposa dal 1982.
Intitolare il foyer del Teatro Alfieri a lui e al suo celebre romanzo ambientato nella nostra città sarebbe un modo degno di perpetrarne il nome e l'opera presso la comunità astigiana, cui è stato sempre profondamente legato.
Grazie, signor Sindaco, per l'attenzione che Lei e l'Amministrazione Comunale vorrete riservare a questa proposta".