Il dipartimento scarica i detenuti sulle carceri che sono più piene

dati dell’Associazione Coscioni: in Piemonte in cella il 109% oltre la capienza, in Liguria il 120%, ma trasferiscono qui i più pericolosi

Diego Pistacchi 22/08/2024
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Le carceri genovesi scoppiano, ma dal Piemonte arrivano più detenuti. Soprattutto i più pericolosi. La notizia pubblicata su queste colonne martedì, assume una valenza ancor più incredibile alla luce delle cifre sull’affollamento delle strutture.
A dare i «numeri» è l’Associazione Luca Coscioni, attiva a tutela dei diritti, tra cui quello alla salute. In questi giorni ha inviato ben 102 diffide della Direzioni generali delle Aziende Sanitarie Locali delle città dove si trovano i 189 istituti penali italiani. Le persone rinchiuse sono in tutti i casi ben al di sopra di ogni limite di capienza previsto per le prigioni. La diffida dell’associazione fa riferimento a tutta una serie di fattori da verificare, con l’invito a intervenire laddove le condizioni risultino critiche per l’igiene e la profilassi, così come per la fornitura di tutti i servizi socio-sanitari. È infatti onere delle Asl accertare, anche attraverso visite ispettive agli istituti di pena, che le condizioni di igiene siano rispettate e, in caso contrario, intervenire per interrompere eventuali gravi mancanze.
La diffida preparata dagli avvocati Francesco Di Paola, Simona Giannetti e Silvia Sole Savino coordinati da Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e Marco Perduca, promotore dell’iniziativa per l’Associazione Luca Coscioni, ovviamente fanno luce su tutte le situazioni in Italia. Ma offrono anche il dettaglio del sovraffollamento delle carceri, indicando, regione per regione, la situazione risultante. Ebbene, la Liguria rappresenta una delle più gravi criticità, Le sue carceri risultano ospitare molto più del doppio dei detenuti previsti: siamo al 120% di presenze oltre la capienza, dove dovrebbero stare 10 persone ce ne sono 22.
Anche in Piemonte non ci sono celle vuote, per carità. Ma secondo i dati dell’Associazione Coscioni, tra Torino e gli altri penitenziari il sovraffollamento raggiunge il 109%. Sempre condizioni ben oltre il limite, ma è singolare che il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del distretto Nord Ovest decida di togliere detenuti dalle carceri del Piemonte e di mandarli in quelle della Liguria dove gli spazi sono ancora più congestionati. A solo titolo di esempio, il carcere di Aosta è quello che sta meglio in tutta Italia con «solo» l’80% in più di detenuti.
Anche alla luce di questi elementi, le lamentele sollevate da Fabio Pagani, responsabile della Uilpa Penitenziaria in Liguria, sembrano avere ancora più rilevanza. Il fatto di mandare nelle carceri liguri tutti i galeotti più pericolosi, che aggrediscono agenti o devastano le celle in Piemonte, risulta di più difficile comprensione. Se la soluzione non può essere quella di concedere amnistie e indulti svuota carceri, neppure congestionare le strutture liguri sembra la migliore.
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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