Cascina Spiotta, la difesa dell'ex br Azzolini chiede di annullare rinvio a giudizio
La richiesta di annullare il rinvio a giudizio dell'ex brigatista Lauro Azzolini è una delle sette questioni depositate oggi alla Corte di Assise di Alessandria dall'avvocato difensore, Davide Steccanella, in vista dell'apertura del processo per i fatti
La richiesta di annullare il rinvio a giudizio dell'ex brigatista Lauro Azzolini è una delle sette questioni depositate oggi alla Corte di Assise di Alessandria dall'avvocato difensore, Davide Steccanella, in vista dell'apertura del processo per i fatti di Cascina Spiotta, in programma a gennaio.
Azzolini è imputato insieme ai capi storici Renato Curcio e Mario Moretti per la sparatoria in cui perse la vita un appuntato dei carabinieri. Steccanella ribadisce che per questa vicenda Azzolini fu prosciolto in istruttoria il 3 novembre 1987. La Dda di Torino, per poter riaprire il caso, ha chiesto e ottenuto da un gip del tribunale del capoluogo piemontese la revoca della sentenza, che però, come scrivono gli stessi magistrati, è andata perduta probabilmente nell'alluvione che devastò Alessandria nel 1994.
L'avvocato sottolinea di ritenere che «la revoca di una sentenza che non è agli atti (unitamente al fascicolo che l'ha determinata) è un caso mai prima d'ora verificatosi dell'intera storia giudiziaria italiana» e fa presente che quella pronuncia del 1987 giunse al termine di accertamenti svolti quando erano ancora tutti vivi i quattro testimoni oculari (tre carabinieri e l'imprenditore vinicolo Vittorio Vallarino Gancia) presenti sul luogo della sparatoria.
«È a dir poco paradossale - afferma - che un imputato torni alla sbarra cinquanta anni dopo un fatto non perché sono subentrati nuovi testimoni in grado di smentire i precedenti, ma perché nel frattempo tutti quelli che lo avevano scagionato sono morti». Fra le altre questioni ve ne sono alcune sull'utilizzabilità di una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali.