Blitz del gruppo ambientalista Extinction Rebellion contro il Grattacielo della Regione
L'assessore al Patrimonio promette di denunciare i responsabili per danno al patrimonio pubblico
Blitz del gruppo ambientalista Extinction Rebellion ieri mattina al Grattacielo della Regione Piemonte.
«Sono passati 5 anni dalla dichiarazione d'emergenza climatica approvata dal Consiglio Regionale - scrivono gli attivisti su Facebook -. Nonostante fosse già una risoluzione piena di contraddizioni, nessuno di quegli impegni è stato portato a termine. Con cinque anni di ritardo, il mese scorso la Regione ha istituito un nuovo ente per monitorare i cambiamenti climatici sul territorio. Cinque anni di alluvioni sempre più frequenti e siccità cronica che hanno causato milioni di danni in tutto il paese. Cinque anni in cui la Regione Piemonte e il governo italiano hanno ostacolato politicamente gli accordi climatici internazionali e promosso investimenti in opere inquinanti ed estremamente impattanti sui territori. Chi pagherà per questa inazione? Se lo stato non protegge la sua popolazione, c'è una sola risposta: Ribellione!», concludono.
Le operazioni di pulizia e rimozione sono state completate nel corso della giornata, ripristinando la facciata del Grattacielo. Denunceremo gli autori del gesto sulla base della legge n° 6 del 22 gennaio 2024 che ha inasprito le pene in materia di imbrattamento e deturpamento di beni pubblici. Lo ha affermato in una nota stampa l'assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale. «Una legge emanata alla luce di proteste simili a quella che ha avuto come bersaglio il Palazzo della Regione. Abbiamo sostenuto dei costi per l'intervento di pulizia, pagati con i soldi dei cittadini piemontesi, per questo chiederemo un risarcimento per il danno causato non solo alla Regione ma a tutti i Piemontesi», ha concluso.