Da 470 a 520 euro al quintale: è questa la forbice relativa alla quotazione della Nocciola Tonda e Gentile che è stata fissata questa mattina, lunedì 25 agosto, a Castagnole Lanze durante la 166° edizione della Fiera della Nocciola.
Si tratta di uno dei prezzi più alti degli ultimi tempi, segnale delle difficoltà produttive in termini quantitativi. Secondo alcune stime, il prezzo potrebbe ancora crescere nei prossimi mesi confermando la scarsità di produzione.
«Per il terzo anno consecutivo la produzione di nocciole è stata al di sotto delle aspettative - spiega Enrico Masenga, responsabile del settore tecnico di Confagricoltura di Asti - segnando uno dei livelli più bassi degli ultimi anni. Solo nel 2017 avevamo assistito a una situazione simile, allora dovuta in modo chiaro e diretto alla cimice asiatica». A differenza di 8 anni fa, adesso non c'è più un solo 'nemico', ma un insieme di fattori.
«Il cambiamento climatico resta una delle componenti più rilevanti, ma non è l'unica. Per questo motivo - prosegue Masenga -dobbiamo concentrarci sul lavoro quotidiano in campo il nocciolo manifesta un 'malessere generalizzato' e la risposta sta nell'essere rigorosi e scrupolosi nell'applicazione delle buone pratiche agronomiche».
Il settore della corilicoltura è in crisi, con rese fino al 70% in meno. «Comprendiamo il momento di difficoltà - conclude Gabriele Baldi, presidente di Confagricoltura Asti - ed è necessario che venga garantita la giusta remuneratività del lavoro svolto dalle nostre aziende, bersagliate ogni anno da repentini cambiamenti climatici e dall'insorgenza di nuove patologie».