Riprendendo la celeberrima 'Turandot' di Giacomo Puccini, l'istituto comprensivo 'Paolo e Rita Borsellino' di Valenza in provincia di Alessandria lancia «Nessun dorma!». Una Charity per la crisi della Expo Inox, azienda specializzata in impianti di riscaldamento nella vicina Spinetta Marengo dove 38 gli operai a rischio occupazione.
«La scuola - spiega, in una nota, il dirigente Maurizio Primo Carandini - è il luogo dove si formano le nuove generazioni e dove ogni giorno si fa esperienza di legalità, cittadinanza e Costituzione. E' il luogo dove discutere di quello che succede intorno a noi. Non è la prima volta che entriamo nelle vicende della società civile. Ci siamo mossi per la Cerutti, per le alluvioni dell'Emilia Romagna e per decine e decine di emergenze in Italia e altrove».
Da qui la charity per ricordare a tutti «di essere desti e attenti agli altri» Oggi Carandini invierà, a nome e per conto dell'istituto Borsellino, un bonifico di 1000 euro a sostegno delle famiglie dei lavoratori della Expo Inox. «Si tratterà di un piccolo gesto, ma fatto con il cuore che, ne son certo, sveglierà dal torpore altri cuori. Così facendo potrà diventare un vero e proprio gesto di solidarietà». E' stata aperta anche una sottoscrizione per la raccolta di fondi.
Intato Alberto Pastorello (Uilm Uil) dopo l'incontro di oggi tra sindacati e proprietà della Expo Inox (produzione canne fumarie) ha denunciato: «Tratteremo per un risarcimento danni e non per un incentivo all'esodo, visto il modo vergognoso in cui è stata trattata l'operazione». Davanti ai cancelli dello stabilimento di Spinetta Marengo ieri è stato approntato un presidio organizzato dalle sigle di categoria, come lo sciopero di 8 ore contro il licenziamento collettivo dei 38 dipendenti.
«Un provvedimento comunicato con una pec. Altro che fulmine - prosegue Pastorello - è stato un vero e proprio meteorite a ciel sereno. Già venduti macchinari e capannone». La proprietà si è detta disponibile a innalzare l'iniziale incentivo all'esodo di 8mila a 10mila euro per arrivare a un accordo quadro. I sindacati non hanno accettato. «La base di partenza della trattativa deve essere più alta e congrua», prosegue Pastorello. Dopo lo sciopero di oggi, resta lo stato di agitazione. Domani lavoratori torneranno in stabilimento per completare gli ordini inevasi. Quella della Expo Inox è una situazione che si aggiunge al delicato quadro del metalmeccanico nell'Alessandrino. «Sono, infatti, 14 i licenziamenti dell'Euromac di Villanova Monferrato, 4 alla Bobst di San Giorgio Monferrato e altrettanti alla Imet di Serravalle Scrivia - ricordano dalla Uilm - Senza dimenticare l'apertura della procedura iniziale per 14 dipendenti della Schiavetti di Stazzano».