Il lavoro diminuisce la recidiva per i detenuti

I progetti in Regione Piemonte

Carlo Santori 11/07/2025
ChiorinoDelMastro.jpg - {ChiorinoDelMastro.jpg} - [113745]

Far lavorare i detenuti non è solo una scelta etica: è una strategia concreta per migliorare la sicurezza, ridurre la recidiva e generare valore per tutta la comunità.

Sempre più imprese stanno scoprendo le opportunità offerte dalla legge Smuraglia – al centro della conferenza stampa in Regione Piemonte con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino e il direttore del Dap Ernesto Napolillo – tra incentivi, crediti d’imposta e veri percorsi di formazione.
Qualche numero: ogni detenuto costa allo Stato 137 euro al giorno; un detenuto che lavora ha solo il 2% di recidiva, contro il 68,7% di chi non lavora; attualmente lavorano oltre 20mila detenuti, di cui 2.190 assunti con i benefici della legge Smuraglia.

«Il lavoro non è un premio, ma una palestra di cittadinanza - ha Delmastro - Un detenuto che lavora ha solo il 2% di possibilità di tornare a delinquere. Il lavoro dà dignità, senso del dovere e speranza. E’ il più potente strumento di giustizia sociale e sicurezza: riduce la frustrazione, previene i suicidi, restituisce motivazione e alleggerisce il carico su chi lavora ogni giorno negli istituti. Un investimento in dignità, legalità e sicurezza per tutti».

La legge Smuraglia prevede inoltre importanti agevolazioni fiscali: credito d’imposta fino a 520 euro al mese per ogni detenuto assunto, e 300 euro per i semiliberi; ulteriori incentivi in caso di percorsi di formazione abbinati all’assunzione; riduzione dell’aliquota contributiva fino al 95% o 100% in base alla tipologia d’azienda; estensione del beneficio anche alle aziende pubbliche e private che assumono detenuti ammessi al lavoro esterno. Nel solo 2024, 537 soggetti hanno usufruito di questi benefici, per un totale di 10,6 milioni di euro di agevolazioni, con una crescita di oltre 660mila euro rispetto al 2023. Le cooperative sociali, pur rappresentando il 30% dei beneficiari, hanno ricevuto il 68% dei fondi, a conferma della loro capacità di investimento sociale. Il coinvolgimento diretto del mondo imprenditoriale privato è la prossima sfida.

Cosa sta facendo la Regione Piemonte? Ogni anno vengono investiti circa 2,9 milioni di euro per offrire opportunità formative ai detenuti, sia adulti che minori, e i percorsi spaziano dalla panificazione alla falegnameria, dall’edilizia alla cucina, fino all’impiantistica, e prevedono corsi professionalizzanti, momenti di stage e un’indennità di frequenza. Nel 2024 sono stati 890 i detenuti coinvolti, con 879 esiti positivi e 87 corsi attivati. I finanziamenti hanno raggiunto oltre 2,5 milioni di euro per gli adulti e 320mila euro per i minori. A questa offerta si affianca lo Sportello Lavoro Carcere, uno strumento operativo destinato a chi ha un fine pena entro cinque anni, che ha già supportato 1.863 persone, attivato 303 tirocini e favorito oltre 500 inserimenti lavorativi. Un ulteriore strumento d’inserimento è rappresentato dai Cantieri di lavoro, che consentono ai detenuti di svolgere attività di pubblica utilità: per il biennio 2025–2026 sono 20 i progetti presentati, per un totale di 56 richieste. La Regione partecipa all’avviso “Una giustizia più inclusiva” del ministero della Giustizia. Il progetto prevede l’attivazione di un Centro per l’Impiego all’interno degli istituti penitenziari, la formazione in spazi rigenerati grazie a fondi Fesr, servizi strutturati di inserimento lavorativo e un rafforzamento del legame carcere-territorio anche mediante il coinvolgimento delle imprese. Gli istituti coinvolti saranno quelli di Alessandria, Vercelli, Asti e Biella, poi le azioni potranno essere estese fino a 3 milioni di euro.

«Un carcere che lavora è un carcere che educa - ha concluso Chiorino - E una società che educa è una società che cresce e garantisce sicurezza ai cittadini e agli uomini e donne in divisa che ogni giorno prestano servizio negli istituti».

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy