Classifica dai due volti per la politica piemontese e torinese. Il Sole 24Ore, nel suo annuale «Governance Poll», incorona Alberto Cirio sul podio dei governatori più amati d'Italia, mentre relega agli ultimi posti della classifica il sindaco del Comune di Torino, Stefano Lo Russo, che con il 50,5% raggiunge appena il 72esimo posto: ben quindici posizioni in meno rispetto al 2024.
Se dal Palazzo della Regione Piemonte non trapela alcun commento, non ci sta il sindaco di Torino Lo Russo, che chiosa: «Siamo impegnati in una grande fase di trasformazione della città, sono molti i cantieri in corso, siamo consapevoli che questo può creare non proprio un grande consenso, ma lo stiamo facendo nell'interesse della città. Siamo convinti di essere sulla strada giusta e speriamo che quando molti dei lavori che abbiamo avviato saranno completati, il calo di consensi causato dai disagi possa venire in qualche modo recuperato».
Il primo cittadino poi aggiunge: «Quello che stiamo facendo non lo facciamo per i sondaggi, ma lo facciamo per Torino. Personalmente ho una naturale attitudine ad avere dei sondaggi non sempre in linea con quelle che sono le attese. Comunque prendiamo atto di questa indagine».
«Sicuramente – evidenzia Lo Russo – il dato che credo interessante è che oltre l'85% dei sindaci italiani stia stabilmente sopra la soglia del 50% di consenso. Questo mi sembra un dato non così scontato coi tempi che corrono. Poi, le chiavi di lettura politiche appartengono alla normale dialettica della polemica politica».
«Noi siamo convinti che quelle che abbiamo avviato per la trasformazione della città siano le cose giuste. E comunque alla fine una maggioranza dei torinesi continua a esprimere la fiducia, nonostante i tanti cantieri e i tanti disagi. Questo è un elemento che ci fa ben sperare per il futuro, quando questi disagi non ci saranno più» – conclude.
Non dello stesso avviso il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente segretario provinciale e cittadino di Forza Italia a Torino: «L’impietosa classifica sul gradimento dei sindaci italiani, pubblicata dal Sole 24Ore, decreta un crollo da record: ben quindici posizioni perse in un anno dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. Un dato da ‘Guinness dei primati’. Mentre il nostro governatore Alberto Cirio decolla e si colloca al terzo posto, Torino sprofonda verso il fondo della graduatoria: un chiaro segnale del fallimento della Giunta Lo Russo. È arrivato il momento che il primo cittadino del capoluogo sabaudo si faccia un esame di coscienza, compia un bagno d’umiltà e inizi a riconoscere che l’opposizione di Forza Italia e del centrodestra in Consiglio non vaneggia, ma fotografa semplicemente il disastro della sua Amministrazione. La Torino che vive lui, e che rappresenta nei suoi ‘one man show’ di partito durante le sue rare uscite ‘chiuse’ in città, è l’isola che non c’è».
«Torino, una città nata e strutturata per essere capitale del Paese, colleziona ogni giorno record negativi nell’indifferenza totale di chi la guida. Già con Appendino avevamo assistito alla deriva pauperista della città, ma con Lo Russo si è riusciti addirittura a fare peggio. Le periferie sono diventate terra di nessuno, la sicurezza un optional, le manutenzioni un lusso che non ci si può permettere, la cura del verde una battaglia continua con gli ambientalisti, il portafoglio dei cittadini un bancomat da spremere con l’aumento delle tasse. I torinesi sono in mezzo al guado, si sentono abbandonati. Molti pensano di andarsene, come dimostrano i dati sul calo demografico. I giovani scappano dopo l’università. Un film dell’orrore - lo ripetiamo - nonostante si abbia tra le mani una delle città più belle, innovative e intraprendenti d’Italia. Purtroppo il mandato di Lo Russo è stato prorogato per altri sei mesi: 180 giorni in più di agonia, nella speranza che finalmente i torinesi si rendano conto che un’alternativa esiste, come dimostra il buon Governo della Regione Piemonte guidata da Alberto Cirio», concludono i due azzurri.
Rincara la dose anche il Movimento Cinque Stelle: «Il verdetto del Sole 24Ore è chiaro: non è Torino ad aver deluso i suoi cittadini, è il sindaco ad aver deluso la città. Il problema non è Torino. Il problema è chi la governa». Così il capogruppo di M5S in Consiglio Comunale, Andrea Russi.
«Il sindaco Stefano Lo Russo perde 15 posizioni in un anno e scivola al 72esimo posto su 97. Dall'inizio del mandato ha lasciato per strada quasi nove punti percentuali di consenso, in un calo costante che riflette la crescente distanza fra amministrazione e città» – scrive Russi in una nota. E poi prosegue: «È la conseguenza naturale di un mandato nel quale sono aumentate tutte le tasse, mentre i servizi, Gtt in primis, restano in difficoltà. Zero risposte, poi, sulla sicurezza fuori controllo e sul crescente divario fra i quartieri: è una Torino dove sta bene chi stava già bene, mentre tutti gli altri stanno peggio». «Manca una visione, manca una strategia per il dopo Pnrr, manca un Piano di rilancio per la città: solo ordinaria amministrazione e navigazione a vista. Manca coraggio» – conclude l'esponente pentastellato in Sala Rossa.
Buon piazzamento invece per il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, che si colloca al 16esimo posto della classifica, primo tra i sindaci piemontesi. Per trovarne un altro bisogna scendere al 25esimo posto, con Roberto Scheda, primo cittadino di Vercelli.
Canelli ha commentato: «Il consenso del ‘Governance Poll’ al 58% è così da cinque anni, da quando nel 2021, abbiamo vinto le elezioni con il 69% dei voti. Ho appreso questa notizia con soddisfazione, perché non è solo il mio risultato, ma un successo che condivido con l'intera Amministrazione, che da diversi anni rimane stabilmente nella parte alta della classifica con continuità. Il nostro impegno è sempre lo stesso: ascoltare, dialogare e lavorare costantemente per rendere Novara un posto migliore in cui vivere. Nonostante le difficoltà, non ci arrendiamo e continuare a credere nel nostro percorso e puntare sempre più in alto per Novara».