La Polizia di Stato di Torino ha eseguito due misure cautelari dell’obbligo di dimora nei confronti del titolare e di una dipendente di un’autoscuola del capoluogo piemontese, ritenuti responsabili dei reati di corruzione e falso in atto pubblico.
L’autoscuola era diventata un vero e proprio punto di riferimento per numerosi automobilisti provenienti da tutto il Nord Italia che, pur di evitare la frequenza obbligatoria ai corsi di recupero punti, si affidavano ai servizi illeciti offerti dalla struttura. Tra i ‘clienti’ figuravano autisti professionisti, manager e perfino una persona sottoposta agli arresti domiciliari.
L’indagine, avviata alla fine del 2024 dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino, si è sviluppata attraverso accertamenti tradizionali e attività tecnica. Le verifiche hanno permesso di appurare che decine di iscritti ai corsi ottenevano il reintegro dei punti sulla patente senza aver mai partecipato alle lezioni. I registri di presenza venivano infatti falsificati direttamente dai responsabili dell’autoscuola.
Le perquisizioni effettuate a febbraio 2025 hanno ulteriormente confermato le responsabilità degli indagati. Sulla base degli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Torino ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare con obbligo di dimora per i due soggetti coinvolti, eseguita nei giorni scorsi dalla Polizia Stradale.
Le Forze dell’ordine hanno ribadito l’importanza della legalità nel percorso di formazione dei conducenti, affermando come ogni scorciatoia non soltanto comprometta la sicurezza stradale, ma costituisca anche un reato, con gravi conseguenze per l’intera collettività.