Il sindaco e vicepresidente Anci Stefano Lo Russo ha incontrato questa mattina a Palazzo Civico il sindaco di Betlemme e vicepresidente dell'Apla (Association of Palestinian Local Authorities) Maher Canawati, insieme a una delegazione di sindaci e partner istituzionali provenienti da città italiane e palestinesi coinvolte nel progetto di cooperazione internazionale sulle politiche alimentari Akli Baladi.
Torino è gemellata con la municipalità di Betlemme, con cui lo scorso anno ha firmato un accordo di cooperazione. Il progetto Akli Baladi mira a sviluppare politiche alimentari urbane sostenibili e resilienti in Cisgiordania, con particolare attenzione ai mercati cittadini e alle filiere dell'olio, del miele e del dattero.
Tra i partner figurano, oltre ad Apla e al Comune di Gerico, diverse realtà istituzionali italiane e palestinesi. L'incontro è stato anche occasione di riflessione sulla difficile situazione generata dal conflitto in corso. Canawati ha sottolineato come la guerra abbia devastato Betlemme, causando il crollo del turismo - che rappresentava l'80 per cento dell'economia locale - e mettendo in crisi la capacità del Comune di garantire i servizi essenziali.
«La priorità è il cessate il fuoco immediato e l'arrivo urgente degli aiuti umanitari», ha affermato, invitando inoltre i Comuni italiani a sollecitare il Governo sul riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei Paesi europei, definendolo «un passo fondamentale verso giustizia e pace». Un'impostazione condivisa dal sindaco Lo Russo, che ha ribadito la «totale vicinanza della Città di Torino e dell'Anci alle citta' della Cisgiordania, della Striscia di Gaza e al popolo palestinese».
«Il riconoscimento dello Stato di Palestina è la condizione essenziale per avviare un negoziato di pace e di stabilizzazione dell'area, non più procrastinabile», ha dichiarato. Lo Russo ha inoltre condannato «ogni atto terroristico portato avanti da Hamas in questi anni», ma ha definito «senza alcuna giustificazione» l'azione del governo israeliano, parlando di «violazione palese del diritto internazionale».
Il sindaco ha concluso sottolineando il valore del progetto Akli Baladi: «rappresenta la concretezza con cui le città si relazionano con ricadute positive. Anche questo è un seme di pace».