Marina Chiarelli visita alcune suole del Novarese
L'assessore si è recata nella scuola Salesiana San Lorenzo a Novara e successivamente negli istituti Galileo Galilei e Don Bosco a Borgomanero
L’assessore regionale alla Cultura e alle Politiche giovanili del Piemonte Marina Chiarelli ieri mattina, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, si è recata nella scuola Salesiana San Lorenzo a Novara e successivamente negli istituti Galileo Galilei e Don Bosco a Borgomanero. In tutti e tre gli appuntamenti è stata accolta dai dirigenti scolastici: don Fabiano Ghellager (direttore Salesiani), Gabriella Cominazzino (preside liceo statale Galileo Galilei) e Giovanni Campagnoli (direttore istituto Don Bosco). In particolare, al Don Bosco di Borgomanero, ha incontrato anche il sindaco della Città Sergio Bossi. Alla scuola Salesiana San Lorenzo e all’istituto Galileo Galilei ha visitato alcune classi e salutato gli studenti con un breve discorso. Mentre, al Don Bosco di Borgomanero, ha risposto ad alcune domande da parte degli studenti di 5a superiore, dove i ragazzi hanno chiesto quali azioni sta intraprendendo la Regione Piemonte per la cultura e come i giovani possono presentare dei progetti alle istituzioni.
«Creare il dialogo con le nuove generazioni è uno dei nostri compiti più importanti. Oggi ho condiviso con i ragazzi e le ragazze degli istituti di Novara e Borgomanero le emozioni e la voglia di imparare e crescere guardando al futuro, che da sempre contraddistinguono il primo giorno di scuola - afferma l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili del Piemonte Marina Chiarelli - I giovani mi hanno chiesto come diventare protagonisti della vita istituzionale del loro territorio: ho spiegato che come Regione Piemonte siamo al loro fianco, pronti a metterci a disposizione per trasformare i loro progetti e sogni in realtà. Nell’attuale società iper-connessa spesso a perdersi è il contatto diretto con la propria interiorità: per questo ho voluto consigliare ai ragazzi e le ragazze di sviluppare la loro psicologia interna per far crescere la loro identità»