Passi avanti per il progetto "Green Sea" per la riforestazione di Posidonia oceanica nell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre

L'inizio del 2025 è stato il più caldo mai registrato nel bacino del Mediterraneo

31/07/2025
imgnews.jpg - {imgnews.jpg} - [118763]
Passi avanti per il progetto "Green Sea" per la riforestazione di Posidonia oceanica nell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre. Prosegue il suo corso, in un contesto ambientale che solleva crescenti preoccupazioni a causa del cambiamento climatico. Nonostante le sfide, i primi risultati del monitoraggio scientifico sono incoraggianti, offrendo una speranza per il ripristino di un ecosistema marino fondamentale. Secondo gli ultimi rilevamenti diffusi dal Parco in una nota, l'inizio del 2025 è stato il più caldo mai registrato nel bacino del Mediterraneo. Le temperature superficiali del mare sono rimaste costantemente al di sopra della media storica, senza mostrare segni del consueto raffreddamento stagionale. Questa anomalia è attribuita a un "livello di partenza già insolitamente alto dovuto al riscaldamento globale". Tali condizioni straordinarie rappresentano una seria minaccia per la biodiversità marina del Mediterraneo, in particolare per specie vulnerabili ed endemiche come la Posidonia oceanica, spesso erroneamente confusa con un'alga, ma in realtà una pianta marina dotata di radici, fusto, foglie, fiori e frutti, le cui praterie sottomarine sono tra gli ecosistemi più produttivi e biodiversi del pianeta. "Green Sea": Attecchimento al 60% e Secondo Trapianto Completato Lanciato nel 2024, il progetto Green Sea ha già raggiunto tappe significative. È stato completato il secondo intervento di trapianto e il primo ciclo di monitoraggio scientifico, che ha restituito risultati incoraggianti sia in termini di attecchimento delle talee che di stabilità dell'intero intervento. L'iniziativa è realizzata dall'International School for Scientific Diving - Ets (Issd) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita dell'Università di Genova (Distav), con il prezioso sostegno della Fondazione Deutsche Bank Italia. L'obiettivo è chiaro: ripristinare tratti di fondale marino degradato, restituendo vitalità a un ecosistema fondamentale per la biodiversità e la salute complessiva del nostro mare. Il primo monitoraggio, condotto a febbraio 2025 sul trapianto eseguito a settembre 2024 (per una superficie di 100 m²), ha evidenziato un tasso di sopravvivenza delle talee intorno al 60%. Un dato considerato positivo e in linea con le aspettative della letteratura scientifica, anche tenendo conto delle avverse condizioni meteo-marine del periodo invernale. Le biostuoie, realizzate con materiali naturali e completamente biodegradabili, si sono dimostrate stabili e ben integrate con il substrato roccioso e sabbioso. Le talee, posizionate manualmente da subacquei scientifici esperti, mostrano già chiari segni di radicamento, fondamentale per il loro sviluppo a lungo termine. Nel giugno 2025 è stato completato il secondo intervento di trapianto, con la posa di ulteriori 8 biostuoie (ciascuna di 6,2 x 2 metri) a una profondità di 22 metri, coprendo altri 100 m² di fondale. Su queste sono state trapiantate 97 "patches", per un totale di 1940 talee aggiuntive. Il materiale vegetale utilizzato per i trapianti è costituito esclusivamente da talee naturalmente distaccate dal moto ondoso, minimizzando così l'impatto sulla prateria di Posidonia esistente e garantendo un approccio ecologicamente sostenibile. Ad oggi, sono state trapiantate complessivamente circa 4.000 talee. Le complesse operazioni subacquee sono state condotte da subacquei tecnici e scientifici altamente qualificati, utilizzando mezzi a basso impatto ambientale, inclusa l'innovativa imbarcazione elettrica messa a disposizione dall'Area Marina Protetta delle Cinque Terre. I trapianti vengono eseguiti con meticolosa pianificazione a 22 metri di profondità, dove il tempo operativo utile per i subacquei è limitato a circa 40 minuti per evitare tappe di decompressione, massimizzando la sopravvivenza delle talee e assicurando la rigenerazione naturale dell'ecosistema. Il secondo monitoraggio scientifico è stato già effettuato a giugno 2025, e i dati sono attualmente in fase di elaborazione; la loro diffusione è attesa dopo la pausa estiva. Il successo di "Green Sea" rappresenta un modello cruciale per la conservazione marina di fronte alle sfide imposte dal cambiamento climatico.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy