Nel trimestre gennaio-marzo 2025 la congiuntura industriale ha registrato una fase di stallo nell’Alto Piemonte, con andamenti pressoché omogenei nelle quattro province che compongono quest’area. A livello complessivo la produzione evidenzia una variazione del -0,2%, meno marcata rispetto alla media regionale piemontese, pari al -1,7%.
Il dato dell’Alto Piemonte risente, in particolare, della flessione del comparto tessile-abbigliamento (-2,2%) e di quelle, in misura minore, della chimica-gomma-plastica e della metalmeccanica (entrambe con un dato del -0,5%), non compensate dalla crescita di alimentare e bevande (+4,3%) e dalle altre industrie (+1,3%).
Per quanto riguarda le dinamiche dei territori Biella registra il dato maggiormente in ribasso (-0,5%), seguita da Novara (-0,2%), Vercelli (+0,3%) ed il VCO (+0,1%), risultati che evidenziano una sostanziale stabilità.
In merito al fatturato, invece, si riscontra un lieve calo generalizzato: -0,7% è la diminuzione registrata a livello totale, con un -1,4% in riferimento al mercato interno e un -0,6% per quello estero.
L’indagine del primo trimestre 2025 ha visto coinvolte complessivamente 603 imprese, per un totale di oltre 22.000 addetti e un fatturato poco al di sotto di 8 miliardi di euro.
«La fase di stallo che caratterizza la produzione industriale nel primo trimestre 2025 è un tratto comune a tutto il territorio piemontese» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «Se da un lato prosegue la discesa dei tassi, dall’altro i dazi e i continui annunci su nuove possibili introduzioni minano la stabilità dei mercati finanziari, frenando le decisioni di spesa e di investimento da parte delle imprese. A questo clima di incertezza si aggiungono ora i timori per le crescenti tensioni geo-politiche – aggiunge Ravanelli – anche alla luce del nuovo conflitto tra Israele ed Iran, che potrà agire negativamente sul futuro. Quello che occorre è un salto di qualità nel sostegno alle imprese, che deve essere corale, di sistema, per supportare un’autentica innovazione, sia in termini di ricerca di nuovi mercati sia di transizione energetica e tecnologica, temi su cui l’Ente camerale è già attivo da tempo».
FOCUS BIELLA
Nel primo trimestre 2025 il sistema manifatturiero biellese registra un lieve calo della produzione industriale, con sensibili differenze tra i diversi comparti.
In particolare nel periodo gennaio-marzo 2025 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -0,5%, dato meno pesante rispetto alla media regionale che registra il -1,7%.
Il trimestre ha visto il settore del tessile tra i più penalizzati, non solo a livello locale. A segnare la flessione maggiore è il comparto della tessitura (-6,9%) seguito dalla filatura (-3,8%). Meno marcata la flessione per le altre industrie tessili (-0,9%), con una sostanziale stabilità per le altre industrie (+0,7%). In crescita il finissaggio (+2,3%) e la metalmeccanica (+3,7%).
Per quanto riguarda gli ordinativi, scendono quelli dal mercato interno (-1,9%) mentre rimangono stabili quelli dal mercato estero (+0,2%), con marcate differenze tra i comparti e le classi dimensionali delle imprese.
FOCUS NOVARA
Nel primo trimestre 2025 il sistema manifatturiero novarese registra complessivamente una stagnazione della produzione industriale, con marcate differenze tra i diversi comparti.
In particolare nel periodo gennaio-marzo 2025 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al -0,2%, contro una media regionale del -1,7%.
Dall’analisi per attività economica emerge come il quadro generale sia legato ai buoni risultati di alcuni settori produttivi, tra cui l’alimentare, che registra un aumento della produzione del +6,1% rispetto al corrispondente periodo del 2024 e le altre industrie (+3,5%). Al contrario risultano in calo il tessile-abbigliamento (-3,8%), la metalmeccanica (-1,4%) nel cui ambito il comparto della rubinetteria e valvolame rimane sostanzialmente stabile (+0,6%) così come la chimica-gomma-plastica (+0,8%).
Il dato degli ordinativi scende sul versante interno (-1%), ma risulta in crescita su quello estero (+2,7%) con differenze tra i vari settori e le classi dimensionali d’impresa.
FOCUS VERBANO CUSIO OSSOLA
Nel primo trimestre 2025 il sistema manifatturiero del Verbano Cusio Ossola registra complessivamente un dato della produzione industriale in sostanziale stabilità, con alcune lievi differenze settoriali.
In particolare nel periodo gennaio-marzo 2025 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al +0,1%, a fronte di una media regionale del -1,7%.
Il risultato è dettato da andamenti di segno opposto, per quanto di modesta entità: alla lieve crescita della metalmeccanica (+0,6%), nel cui ambito l’industria dei metalli registra un +1,4%, si contrappone il calo della chimica-gomma-plastica (-0,8%) e delle altre industrie manifatturiere (-0,5%).
Andamento negativo per gli ordinativi tanto interni (-1,7%), quanto esteri (-1,9%), con differenze anche evidenti tra i vari settori e le classi dimensionali d’impresa.
FOCUS VERCELLI
Nel primo trimestre 2025 il sistema manifatturiero della provincia di Vercelli registra complessivamente una sostanziale stabilità, con differenze piuttosto marcate tra i diversi settori.
In particolare nel periodo gennaio-marzo 2025 la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al +0,3%, il risultato più favorevole tra le province piemontesi, con una media regionale del -1,7%.
In crescita i settori dell’alimentare e bevande (+3,6%), stabile la metalmeccanica (+0,1%), nel cui ambito il comparto rubinetteria e valvolame denuncia un maggiore dinamismo (+2,2%) e le altre industrie manifatturiere (+0,3%). Lieve contrazione per tessile-abbigliamento (-1,3%) mentre la chimica-gomma-plastica registra un netto calo con un dato del -14,4%.
Poco incoraggiante la dinamicità espressa dagli ordinativi, tanto nel mercato interno (-1,3%), quanto sul versante estero, che registra una variazione leggermente positiva (+0,7%).