Specialisti in campo per la salute delle ossa

Sabato 7 e domenica 8 giugno, a Genova, arriva «Non Romperle!» promosso da Italfarmaco

03/06/2025
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L’appuntamento per la salute delle ossa è a Genova in Piazza Tazzoli, il 7 e 8 giugno: da qui prende il via il tour nazionale della campagna «Non romperle!», nata per sensibilizzare sull’osteoporosi e promuovere la salute delle ossa. A bordo di un motor-home attrezzato, specialisti del metabolismo osseo saranno a disposizione dalle 9 alle 18 per incontri informativi gratuiti, con l’obiettivo di aiutare i cittadini a conoscere i fattori di rischio e a prendersi cura delle proprie ossa. L’iniziativa, che vive anche online sul sito www.nonromperle.it, è promossa da Italfarmaco, tra i principali attori nel campo della salute ossea, grazie a un costante impegno nella ricerca scientifica e nell’innovazione terapeutica, e gode del patrocinio di Fedios - Federazione Italiana Osteoporosi e malattie dello Scheletro.
In un Paese che invecchia rapidamente, l’osteoporosi è una delle sfide sanitarie più urgenti ma ancora sottovalutate. Colpisce oltre 4 milioni di italiani - quasi l’80% donne - e il numero è destinato a crescere, con gravi conseguenze sulla qualità della vita e costi elevati per il sistema sanitario. Le fratture da fragilità generano ogni anno un impatto economico di circa 10 miliardi di euro, senza considerare le ripercussioni su autonomia, produttività e benessere psicologico. Se non si agisce oggi, entro il 2034 le fratture potrebbero aumentare del 20%, arrivando a toccare quota 700.000 casi l’anno. Un trend preoccupante che può essere invertito. Ma non è tutto già scritto. 
«L’osteoporosi è una malattia silenziosa, ma estremamente impattante, che non deve più essere sottovalutata. Proteggere le ossa  è possibile solo attraverso stili di vita sani, attività fisica, un’alimentazione equilibrata e, quando necessario, un’integrazione adeguata di calcio e vitamina D e un supporto farmacologico mirato - commenta Andrea Giusti, direttore Struttura Complessa Medicina Interna 1 Ospedale Villa Scassi Genova - Una recente linea di indirizzo elaborata da un panel di esperti evidenzia, inoltre, l’importanza, in caso di osteoporosi, di una supplementazione quotidiana con 600 mg di calcio e 2000 UI di vitamina D, necessaria per raggiungere i livelli ematici raccomandati dalle linee guida. Questo approccio è particolarmente rilevante nei casi in cui la dieta e l’esposizione solare risultino insufficienti, così da non compromettere l’efficacia della terapia anti-fratturativa».
Diete di tendenza e salute delle ossa: serve cautela. Negli ultimi 12 mesi, le diete chetogenica, detox, ipocalorica e il digiuno intermittente hanno invaso i social, raggiungendo milioni di utenti. Tuttavia, secondo una recente review scientifica, alcune di queste potrebbero avere effetti negativi sulla salute ossea . Le evidenze oggi disponibili restano limitate, ma indicano possibili rischi: dalla riduzione della qualità ossea con la chetogenica5, al deterioramento del tessuto osseo con diete ipocaloriche severe, fino agli effetti ancora incerti del digiuno intermittente .
Vitamina D e sole: equilibrio indispensabile. La carenza di vitamina D è in aumento, anche a causa di stili di vita sempre più indoor. Con l’estate, si riaccende il dibattito sull’equilibrio tra esposizione solare e protezione della pelle, tema al centro di una meta-analisi  dell’Università di Brescia. Le raccomandazioni dell’American Academy of Dermatology sottolineano l’importanza di assumere vitamina D tramite alimentazione o supplementazione. La protezione solare, pur limitando in parte la sintesi cutanea di vitamina D, è essenziale per prevenire i tumori della pelle.
Quando agire sullo stile di vita non è sufficiente. Un recente position paper pubblicato su Archives of Osteoporosis e sottoscritto da esperti italiani di diverse discipline, ribadisce il ruolo centrale di calcio e vitamina D nella protezione delle ossa nel supporto alle terapie anti-osteoporotiche. L’assunzione quotidiana di entrambi è considerata un pilastro per la salute dello scheletro: il calcio è il principale componente delle ossa, mentre la vitamina D ne favorisce l’assorbimento intestinale, contribuendo al corretto rinnovamento e alla mineralizzazione del tessuto osseo.
Fragilità ossea e healthy aging: un approccio integrato. Troppo spesso vista come una conseguenza dell’età, l’osteoporosi è in realtà una malattia cronica prevenibile e gestibile. Intervenire tempestivamente significa tutelare autonomia, mobilità e qualità della vita. Perché la salute delle ossa è la base per un invecchiamento sano, attivo e sereno: una priorità crescente nelle politiche sanitarie pubbliche.
«Serve un cambiamento culturale che aumenti la consapevolezza, promuova stili di vita più sani e migliori la prevenzione e la cura anche nei più giovani. Il rischio di fragilità ossea riguarda non solo gli anziani, ma anche adulti e over 50, spesso inconsapevoli del problema. Tuttavia, è possibile intervenire fin da subito per proteggere la propria salute e prevenire conseguenze future. “Non romperle!” è un invito ad agire, a non rimandare e a prendersi cura del proprio futuro», osserva Luca Pisanello, deputy general manager Italfarmaco.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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