Industria della neve, il Piemonte punta in alto
La Regione incrementa gli sforzi per rinnovare impianti e stazioni sciistiche e mette altri 50 milioni
Il confronto avvenuto ieri al Grattacielo Piemonte
La cosiddetta ‘industria della neve’ in Piemonte è diventato ormai un asset strategico per la Giunta Cirio, che vuole investire ancora per essere sempre più competitiva, anche nei confronti della località alpine francesi.
Per crescere ulteriormente, la Regione ha deciso di scommettere su competitività e sicurezza sulle piste da sci e ha così deciso di investire altri cinquanta milioni di euro e sostenere tutta la filiera di un settore che, grazie alla legge 2 del 2009, ha fatto da apripista in Italia in materia di sicurezza.
La Giunta regionale tende anche la mano a Comuni e gestori degli impianti sciistici per ridurre la burocrazia, semplificare le procedure e tagliare i tempi per ottenere autorizzazioni, sulla falsariga di quello che è stato appena stabilito con il decreto ‘Cresci Piemonte’. Garantendo il rispetto della sostenibilità ambientale, ma cancellando definitivamente le attese anche di anni.
È quanto è emerso dal seminario ‘Sistema neve Regione Piemonte: aree sciabili, classificazione delle piste, sicurezza degli sport invernali’, organizzato al Grattacielo Piemonte per fare un punto con sindaci, tecnici e gestori degli impianti su provvedimenti importanti che vanno nella direzione di migliorare la fruibilità dei comprensori sciistici e, in particolare, la sicurezza degli sciatori, e che si aggiungono agli interventi regionali a sostegno al comparto neve con le sue oltre 50 stazioni, 300 impianti e 1.300 chilometri di piste.
Il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore regionale alla Montagna, Marco Gallo, sottolineano «il ruolo chiave che l’industria dello sci riveste per il turismo del Piemonte e, in particolare, per l’economia delle nostre vallate», fondamentale per rimanere competitivi sul mercato internazionale (le presenze straniere in Piemonte nell’ultima stagione sono ancora cresciute) investire nella filiera, guardando in particolare alla revisione degli impianti di risalita e all’ammodernamento delle stazioni.
«La Regione – affermano – è pronta ancora una volta a fare la sua parte, puntando sulla legge 2 del 2009 che ha fatto da apripista in Italia, per la capacità di saper anticipare il bisogno della montagna di essere un luogo sicuro. Un segnale concreto che riconosce il ruolo cruciale del sistema neve nell’economia regionale, in particolare per il sistema montano. Indirizzando i fondi agli enti locali garantiamo che coloro che sono più vicini al territorio dispongano delle risorse necessarie per attuare i progetti che meglio si adattano alla crescita dell’economia locale».
Durante il ricco seminario sono stati approfonditi alcuni degli ultimi provvedimenti adottati dalla Giunta regionale, in particolare quelli riguardanti l’individuazione delle aree sciabili e i criteri per la classificazione delle piste da sci.
All’evento di ieri al Grattacielo sono intervenuti, tra gli altri: Raffaella Tittone, che guida la direzione Cultura, Turismo Sport e Commercio della Regione Piemonte; Germano Gola, responsabile regionale del settore Sport e tempo libero, che ha spiegato i nuovi indirizzi regionali per l’individuazione delle aree sciabili e la classificazione delle piste da sci, in base alla legge 2 del 2009; Cristiano Freilone, geologo, componente del gruppo tecnico aree sciabili, che si è soffermato sull’adeguamento dei Piani Regolatori comunali una volta individuate le nuove aree sciabili.
E ancora, hanno preso la parola: l’avvocato Daniele Mazzoleni, consulente giuridico tra l’altro del Collegio dei maestri di sci del Piemonte, che ha analizzato la sicurezza degli utenti delle aree sciabili e le responsabilità dei gestori, e Marco Cordola, funzionario del settore geologico della Regione, che ha spiegato la nuova disciplina degli impianti funiviari.
L’assessore Gallo, che ha la delega al Sistema neve, sottolinea un particolare: «Per valorizzare ancora di più il sistema neve del Piemonte occorre che tutti facciano la loro parte. Ecco perché ancora una volta è decisivo il gioco di squadra: con il contributo di tutti quanti fanno parte della filiera dello sci – dai sindaci ai gestori, ai maestri di sci – possiamo davvero migliorare l’attrattività delle nostre montagne, contribuendo a creare nuove opportunità di lavoro».
«Il settore sciistico – evidenzia l’esponente della Giunta Cirio – rappresenta un asset strategico per il Piemonte, con il bando da 50 milioni la Regione conferma il forte impegno a sostegno, finanziando interventi di sicurezza nelle aree sciabili, sostenendo l’innevamento programmato, migliorando gli impianti per valorizzare l’offerta turistica. Aggiungo che sul fronte sicurezza degli sport invernali, il Piemonte ha avviato in Conferenza delle Regioni un tavolo tecnico con il Dipartimento dello Sport e di altri ministeri, per rivedere il decreto legislativo legge 40 del 2021 e adeguarlo ad alcune esigenze emerse sul territorio e renderlo cosi sempre più aderente a quelle che sono le peculiarità dell’area piemontese e le richieste degli sciatori in termini di sicurezza».