«Nel 2019 Rete ferroviaria italiana per il collegamento tra Venezia e Torino ha puntato su Milano Porta Garibaldi, con contestuale eliminazione della fermata di Milano Centrale. Questo ha provocato una rimodulazione dell’intera programmazione dell’Alta velocità».
Lo ha premesso l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, rispondendo all’interrogazione di Alberto Avetta sul rischio di marginalizzazione di Torino e del Piemonte nell’Alta velocità verso Roma.
«Il Pnnr ha garantito investimenti importanti sul sistema ferroviario e sui nodi urbani. Certamente, però, come in tutti i casi in cui sono presenti cantieri, si provocano disservizi, rallentamenti e cambiamenti dell’offerta. Fino ai primi di marzo tutti i treni della linea Torino-Milano verranno attestati su Porta Garibaldi, perché si stanno effettuando dei lavori sul nodo di Milano che porteranno, come tutti auspichiamo e come è stato rappresentato, dei miglioramenti in prospettiva. Questi interventi non sono fatti per una carenza infrastrutturale, ma per avere tempi di percorrenza migliori e più sicurezza» – ha aggiunto l’assessore.
Nell’interrogazione Avetta aveva evidenziato che se si confronta l’orario invernale del 2017-2018 con quello attuale per la tratta andata e ritorno Torino-Roma «salta all’occhio una evidentissima e progressiva marginalizzazione della prima capitale d’Italia sia in termini di percorrenza sia di servizi offerti. Nel 2018 i collegamenti tra Torino e Roma erano 19 di cui 6 realizzati con treni ‘fast’, quelli con fermate solo a Milano e Bologna, che coprivano la distanza in 3 ore e 55 minuti (fino a qualche anno prima la tratta era coperta in 3 ore e 50 minuti). I treni ordinari coprivano la stessa distanza 4 ore e 20-25 minuti. Se analizziamo l’orario attualmente in vigore scopriamo che i collegamenti tra Torino e Roma sono diventati 17, i treni ‘fast’ sono ridotti a 4 e i tempi di percorrenza sono passati a 4 ore e 10 minuti. Tutto ciò accade mentre i prezzi sono in costante rivisitazione verso l’alto».
«Noi non abbiamo competenza su questi servizi commerciali, però abbiamo una competenza politica sui servizi che riguardano questa Regione e quindi, nel momento in cui l’infrastruttura riuscirà a sostenere nuovamente collegamenti più rapidi, oltre che cadenzati, saremo pronti a chiederli, non solo su questo tavolo commerciale, ma anche sui servizi Intercity» – ha concluso Gabusi.
Lo stesso assessore ha poi risposto all’interrogazione di Nadia Conticelli (Pd) sul depotenziamento dei collegamenti Sfm a Torino Stura, e a quella di Andrea Cerutti (Lega) sul miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Torino e Nizza (Francia) via Val Roya.
Arrivano intanto buone notizie dai collegamenti con la Francia.
Dopo lo stop alla circolazione dei convogli ferroviari nel tunnel del Fréjus, imposta dal 27 agosto 2023 in seguito a una frana avvenuta nella valle della Maurienne, all’altezza della falesia di Praz, dal prossimo 7 aprile sarà ripristinata la circolazione dei treni ad alta velocità tra Parigi e Milano e Torino. L’annuncio arriva da Trenitalia ed è stato confermato anche dalla compagnia ferroviaria francese Sncf, che ha deciso di rinviare al 2026 i lavori di ammodernamento sulla linea tra Chambéry e Modane.
Sono previsti quattro ‘Frecciarossa al giorno’, due da Milano e due da Parigi, per un tempo di percorrenza complessivo di sette ore. Il treno si fermerà a Lione, Chambéry, Saint-Jean-de-Maurienne, Modane, Oulx e Torino.
I biglietti sono già disponibili su tutti i canali di vendita di Trenitalia: sito web, app, call center, biglietterie delle stazioni ferroviarie e agenzie di viaggio convenzionate.