«L'accordo siglato al MiMIt, che prevede l'estensione del contratto con Trasnova per un ulteriore anno, nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione. È stata infatti la stessa Stellantis, che ha proposto questo tipo di soluzione».
Lo sottolinea Stellantis in merito al ritiro delle procedure di licenziamento collettivo per 249 lavoratori di Trasnova e rinnovo del contratto di fornitura per altri 12 mesi. «Una soluzione - spiega l'azienda - che permetterà a Trasnova, nell'arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l'accordo, anche misure di diversificazione della clientela. Nel ringraziare il Mimit per il supporto offerto in questa fase, Stellantis ribadisce che l'accordo di oggi costituisce una soluzione specifica per Trasnova e che le problematiche della filiera del settore automotive saranno affrontate nell'ambito del tavolo istituito presso il MiMIt che sarà la sede naturale in cui tutti gli attori coinvolti dovranno definire le strategie per superare questa difficile fase di transizione. Stellantis proseguirà con i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all'interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica».
«Apprezziamo che Stellantis abbia dato disponibilità a concedere la proroga di un anno della commessa di Trasnova e che questo abbia portato all’immediato ritiro delle lettere di licenziamento: è un segnale positivo in attesa del tavolo convocato dal ministro Urso il 17 dicembre, in cui auspichiamo di poter assistere alla presentazione di un piano industriale che preveda investimenti e una vera tutela dell’occupazione». Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte durante il tavolo di crisi Trasnova, convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
«La mono committenza - ha aggiunto il vicepresidente - è evidentemente uno scenario insostenibile, i cui rischi finiscono per ricadere in modo inaccettabile sui lavoratori. La proroga di Stellantis mette ora Trasnova nelle condizioni di lavorare per superare questo regime: ora spetta all’azienda dare un segnale concreto di impegno».
«In questa fase il tempo gioca un ruolo cruciale: ecco perché è fondamentale che si lavori per una revisione del Green Deal europeo per consentire un vero rilancio dell’automotive in Italia e in tutto il continente europeo. Un particolare apprezzamento va al ministro Urso e al Governo Meloni per il lavoro che ha favorito un accordo volto a tutelare i lavoratori e le loro famiglie» ha concluso Chiorino.
«La vittoria di oggi, che garantisce la proroga dei contratti per un ulteriore anno di attività di produzione e l'immediato ritiro dei licenziamenti, è stata ottenuta grazie alle lotte portate avanti dai lavoratori negli ultimi giorni, e può rappresentare un importante punto di partenza. La vertenza Trasnova è un simbolo e un preoccupante precedente rispetto allo scenario che ci troveremo ad affrontare nel prossimo futuro in tutto il settore dell'automotive, della componentistica e nell'intera filiera. Occorrono un vero piano industriale ed investimenti per tutelare l'occupazione in modo permanente, ed è necessario ripristinare ed ampliare il fondo per l'automotive». Così la Cgil nazionale commenta l'accordo siglato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove si è tenuto l'incontro sulla Società di filiera Trasnova, aggiudicataria dell'appalto Stellantis, e delle società operanti in sub appalto Logitech, Teknoservice e coop. CSA, impegnate nella gestione dei piazzali degli stabilimenti di Pomigliano Cassino Torino e Melfi.
«Il grave disagio sociale dei lavoratori e delle lavoratrici della filiera, in questi giorni di annunciato pericolo di perdita occupazionale imminente, in un periodo dell'anno particolarmente sensibile, pone all'attenzione un drammatico quadro generale del settore dell'Automotive nel nostro Paese», prosegue la Confederazione. «È doveroso - si legge infine nella nota - avviare una seria riflessione che guardi con la dovuta attenzione alle politiche industriali in Italia, in un'ottica di interazione e interconnessione tra settori produttivi, che tuteli la qualità e la sicurezza del lavoro anche attraverso una razionalizzazione della filiera fatta ancora di troppi appalti e subappalti». Intanto il vicepremier Antonio Tajani a 'Restart' su Rai annuncia «Credo che arriveremo a trovare circa 1 miliardo per sostenere l'industria dell'auto. Arriveranno fondi, è la decisione che abbiamo preso ieri».