Due pediatre di libera scelta hanno trasferito i loro ambulatori negli spazi delle biblioteche civiche torinesi Carluccio e Primo Levi.
Il progetto, realizzato da Fondazione per l’architettura/Torino - sviluppando una linea di indirizzo della Fondazione Compagnia di San Paolo - in collaborazione con il sistema delle Biblioteche civiche torinesi, la Città di Torino e la Regione Piemonte, permetterà ai piccoli pazienti di ricevere le cure di cui hanno bisogno in spazi accoglienti e stimolanti.
L’obiettivo è quello di depotenziare lo stress dell’attesa, migliorare il benessere psico-fisico e offrire un’opportunità di crescita culturale.
Infatti, lo studio medico è, solitamente, un luogo caratterizzato da attesa, contatto e relazione, ma cspesso non è progettato, bensì adattato alle esigenze del medico a partire da funzioni abitative.
Il progetto «Cultura di base nelle biblioteche» sposta l’esperienza dell’attesa e della visita ambulatoriale dai luoghi consueti, per renderla parte di un percorso educativo-culturale sullo spazio architettonico e sui contenuti dei luoghi - le biblioteche - considerando l’esperienza multisensoriale dello spazio come componente del benessere psicologico.
Si assume che lo spazio progettato possa essere veicolo di sensazioni positive riconducibili al più ampio concetto di salute: la cultura, qui intesa come anche cultura del progetto, diventa ingrediente del percorso di cura. La localizzazione delle funzioni ambulatoriali in luoghi «altri» innesca modalità relazionali inedite tra pazienti e medici. Durante la sperimentazione, sarà possibile mitigare lo stress della visita dei piccoli pazienti e dei loro accompagnatori, aumentando il loro benessere e migliorando la relazione con la pediatra.
«Gli spazi delle nostre biblioteche civiche, inclusivi, accessibili e frequentati quotidianamente dalla comunità, offriranno un'atmosfera rilassante e confortevole che renderà molto più piacevole per le bambine e i bambini il momento della visita e della cura» - spiega Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino.
«La sinergia tra salute e cultura - sottolinea Marina Chiarelli, assessora regionale a Cultura, Turismo e Sport - rappresenta un passo avanti significativo nella concezione degli spazi medici, offrendo un modello che potrà essere replicato in altre realtà. Ringraziamo tutte le istituzioni e i professionisti coinvolti per aver reso possibile questa iniziativa che mette al centro il benessere dei bambini e delle bambine e il loro sviluppo culturale».
Il progetto è stato avviato il 23 maggio alla biblioteca civica Luigi Carluccio di via Monte Ortigara, 95 (Circoscrizione 3) e nella prima metà di giugno alla biblioteca civica Primo Levi di via Ruggero Leoncavallo 17 (Circoscrizione 6) e durerà fino a maggio 2025, con due turni a settimana per ogni biblioteca.
Nel 2022 una prima sperimentazione aveva portato, per un periodo di sei mesi, sette ambulatori di medici di famiglia in cinque luoghi di cultura della Città: Museo Egizio, Parco Arte Vivente, Polo del ’900, Museo dell’Automobile e biblioteca civica Primo Levi.
«La Fondazione per l’architettura/Torino - sostiene la presidente Gabriella Gedda - è da sempre attenta alla valorizzazione di progetti che investono nel concetto di ‘umanizzazione dei luoghi attraverso l’architettura’, in quanto l’architettura, come la cultura stessa, è apportatrice di bellezza e di benessere e concorre alla cura, diventando parte integrante di un percorso terapeutico, permettendo infine un miglioramento qualitativo della vita delle persone e di intere comunità».
Il progetto «Cultura di base nelle biblioteche» rientra nell'ambito della collaborazione tra la Regione Piemonte, il Comune di Alba, il Comune di Biella e il Comune di Torino per valorizzare le Città creative Unesco del Piemonte.