È stato celebrato sabato 19 aprile a Pragelato il 121/o anniversario della tragedia del Beth, nella quale persero la vita 81 minatori travolti da una valanga mentre tornavano a valle dal lavoro a 2.700 metri di altitudine.
"È sempre un momento di grande e profonda commozione per la comunità di Pragelato e per tutto il pinerolese. E il ricordo che abbiamo organizzato stamane nella frazione Plan dove è stata deposta una lapide lo scorso anno, - racconta il sindaco, Massimo Marchisio - lo ha confermato ancora una volta. Numerosi i cittadini pragelatesi presenti oltre ai rappresentanti della Città Metropolitana ed alcuni sindaci della zona. Dobbiamo ribadire con forza che la montagna, ieri come oggi, può offrire lavoro, opportunità e ricchezza per l'intera comunità purché il tutto avvenga all'interno di una cornice che garantisca un'attenta gestione, un forte equilibrio e una grande attenzione e rispetto per il territorio circostante".
Negli anni della tragedia, "all'inizio del '900, c'erano le miniere. - ha sottolineato Marchisio . Oggi, invece, ci sono il turismo e lo sport. In entrambi i casi la protagonista indiscussa è la montagna che continua ad essere una risorsa ma, al contempo, non può essere né abbandonata né sfruttata senza alcuna consapevolezza. E una montagna, ieri come oggi, mal gestita o disabitata può causare danni ingenti e rischi incalcolabili. Ecco perché la memoria, come nel caso del ricordo della drammatica tragedia del Beth del 1904, può e deve diventare anche un momento per riflettere su come ricreare le condizioni per ri-abitare e rilanciare oggi la montagna. E cioè, valorizzandola in modo sostenibile attraverso il turismo, lo sport e tutte le attività che possono rafforzare la nostra identità e contribuire al benessere dell'intera comunità".