La nomina del nuovo commissario alla Peste suina africana (Psa) Giovanni Filippini «è importante per mettere in campo tutte le misure necessarie a fermare quello che è un grave rischio per la filiera suinicola piemontese e per attivare tutte le misure a sostegno delle imprese».
È il commento di Coldiretti Piemonte alla designazione dell'attuale direttore generale per la Sanità animale del ministero della Salute, per l'incarico di fermare la diffusione della Psa.
«Siamo pronti a instaurare da subito una proficua collaborazione con il nuovo commissario per adottare tutti gli interventi indispensabili per dare risposte ai nostri allevatori e all'intera filiera» – affermano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale.
«A rischio – spiegano – c'è l'intera filiera suinicola piemontese, che è tra quelle più importanti economicamente nel tessuto imprenditoriale agricolo, contando circa tremila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane».
«Non è più accettabile – affermano Brizzolari e Rivarossa – assistere all'abbattimento di migliaia di animali sani a causa della diffusione del virus in una popolazione selvatica fuori controllo».
Per la Coldiretti del Piemonte, «oltre agli indennizzi da erogare alle aziende danneggiate dalla Peste suina africana, bisogna prevenire e anticipare le difficoltà pensando a lungo termine, investendo nella ricerca, per evitare di dover sempre inseguire l'emergenza».