Tutelare e promuovere le eccellenze e, allo stesso tempo, non lasciare indietro nessuno nello studio.
Con questa logica, sono sei gli istituti scolastici piemontesi che potranno usufruire di un contributo della Regione Piemonte per realizzare percorsi psicopedagogici a supporto di studenti e studentesse «ad alto potenziale cognitivo» e per studenti e studentesse a rischio di ritiro sociale.
Le risorse ammontano complessivamente a 150 mila euro per l'anno scolastico 2024-2025.
La Regione Piemonte ha infatti promosso un bando rivolto agli istituti statali secondari di primo e secondo grado e agli istituti scolastici del primo ciclo, per realizzare progetti sperimentali volti a creare spazi di ascolto e di supporto psicologico per contrastare e prevenire fenomeni di disagio giovanile.
Il bando individua due tipologie di destinatari dei percorsi: studenti e studentesse ad alto potenziale cognitivo degli istituti scolastici del primo ciclo e studenti e studentesse a rischio ritiro sociale degli istituti scolastici statali secondari di primo e secondo grado.
Per entrambe le tipologie di intervento, le scuole hanno presentato progetti che mirano a proseguire e consolidare percorsi già attivati nell'edizione precedente del bando per l'anno scolastico 2023-2024. Le scuole hanno istituito sportelli psicopedagogici in presenza e a distanza per prevenire e supportare gli studenti e le studentesse che tendono a autoescludersi. Nelle progettazioni sulle plusdotazioni sono stati coinvolti docenti universitari e attivati piani didattici personalizzati sperimentali.
«Investire nel talento e proteggere il futuro. Questa misura è la testimonianza del nostro impegno a garantire pari opportunità ai più giovani, offrendo risorse specifiche per valorizzare le capacità e prevenire l'isolamento. Sostenere l'educazione e il benessere dei nostri ragazzi e ragazze è il miglior investimento per una nazione ancora più forte» – dichiara la vicepresidente e assessora all'Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino.
A ricevere il contributo di quindicimila euro a progetto sono l’Iis ‘Quintino Sella’ di Biella, l’Ic ‘Fornara Ossola’ di Novara, l’Iis ‘Grandis’ di Cuneo, l’Itis ‘Cobianchi’ del Vco e l’Ipseoa ‘Pastore’ di Vercelli.
All'istituto ‘Gobetti Marchesini Casale Arduino” di Torino sono destinati 45mila euro, in considerazione della maggiore dimensione della città metropolitana.
Gli istituti costituiscono ognuno un ‘Centro territoriale di supporto provinciale’.
La Regione ha inoltre recentemente approvato gli esiti del bando ‘Interventi per promuovere la piena inclusione attraverso il bilinguismo italiano/lingua dei segni italiana per l’anno scolastico 2024/2025’, che ha avuto una grande partecipazione da parte degli istituti scolastici statali e paritari di ogni ordine e grado.
Grazie alle importanti risorse disponibili – 300mila euro – sono stati finanziati 16 progetti, che coinvolgono 3.237 studenti e studentesse, tra i quali 68 persone sorde.
Le scuole secondarie di secondo grado, grazie al contributo regionale, potranno così realizzare percorsi personalizzati di inserimento lavorativo e corsi di approfondimento della lingua dei segni per gli allievi e le allieve, con un esame finale per la certificazione.
Le scuole hanno realizzato prodotti e strumenti a supporto della didattica, favorendo la collaborazione tra allieve e allievi sordi e quelli udenti. L'iniziativa promuove la formazione e l'apprendimento degli studenti sordi e la valorizzazione delle competenze degli studenti udenti attraverso l’apprendimento e l'utilizzo della Lingua dei segni italiana.
Sono sedici gli istituti scolastici finanziati: undici nel territorio della Città metropolitana di Torino, tre in Provincia di Cuneo, uno nel Biellese, uno nel Novarese.
Dall’anno scolastico 2020-2021 a oggi, la Regione Piemonte ha già stanziato 1,3 milioni di euro, che hanno finanziato 44 progetti e coinvolto 128 allieve e allievi sordi.