Nasce in Piemonte l’Osservatorio Mercato del Lavoro, il nuovo portale regionale che permette l’accesso a dati aggiornati sulla domanda di lavoro delle aziende con sede legale in Piemonte.
Le informazioni, derivate dalle comunicazioni obbligatorie (Cob), coprono il periodo dal 2008 al 30 giugno 2024 e sono consultabili tramite dashboard trimestrali, con opzioni di esportazione nei formati xls e pdf.
Il progetto è stato presentato al Lingotto Fiere di Torino, durante la fiera «IoLavoro», nel corso dell quale sono stati illustrati due report elaborati dall’Agenzia Piemonte Lavoro: ‘Cronache del lavoro 2024’, che analizza i movimenti contrattuali e le dinamiche occupazionali del mercato regionale, e ‘Disponibilità al lavoro: la disoccupazione amministrativa in Piemonte 2024’, incentrato sui flussi delle persone disponibili al lavoro e le interruzioni contrattuali. Ogni anno il rapporto elabora infatti i dati amministrativi derivati dalle comunicazioni obbligatorie (Cob) e dalle dichiarazioni di immediata disponibilità (Did), confrontandoli con quelli degli anni precedenti. Lo studio propone quindi un insieme di approfondimenti quantitativi sulle caratteristiche socio-anagrafiche della popolazione regionale delle persone disoccupate e iscritte ai Centri per l’impiego, sulle principali qualifiche professionali richieste, sulla tipologia dei contratti sottoscritti e sui settori economici ne quali si collocano le imprese che generano maggiore occupazione.
L'obiettivo di questi strumenti non è solo raccogliere dati, ma offrire contenuti informativi che possano guidare le decisioni politiche regionali, coinvolgendo attivamente anche soggetti pubblici e privati, come Ires e Sviluppo Lavoro Italia.
«Questi strumenti di analisi e monitoraggio del mercato del lavoro ci permettono di leggere i dati in modo integrato e trasparente, anche in relazione alle filiere di cui si compone la nostra regione» – afferma la vicepresidente della Regione e assessora al Lavoro Elena Chiorino.
«Non dimentichiamo mai – conclude – che dietro ai numeri ci sono persone, famiglie, giovani che hanno fame di futuro. Conoscere i dati è fondamentale per dare risposte reali alle esigenze delle imprese e declinare politiche attive del lavoro che migliorino la qualità di vita di cittadini e cittadine. Se nessuno resta indietro, cresciamo tutti e cresce il territorio».