Manuele Maria Musso è il nuovo presidente della Piccola Industria dell’Unione Industriali Torino. L’imprenditore del settore moda resterà in carica fino al 2029 e subentra a Filippo Sertorio, raccogliendo la guida di un sistema che rappresenta oltre il 96 per cento delle più di 2.300 imprese associate. L’elezione è avvenuta a Torino nel corso dell’assemblea di categoria.
Nel suo intervento programmatico Musso ha indicato l’obiettivo di rafforzare la crescita delle piccole e medie imprese partendo dalla loro vocazione storica, trasformando flessibilità e resilienza in un progetto strutturale di sviluppo. «Vogliamo creare un ecosistema di crescita attraverso azioni concrete e mirate», ha spiegato, richiamando il ruolo centrale di Torino come città simbolo della cultura industriale e imprenditoriale.
All’assemblea hanno partecipato anche il presidente nazionale della Piccola Industria Fausto Bianchi e il presidente dell’Unione Industriali Torino Marco Gay. La nuova squadra di presidenza è composta da cinque vicepresidenti e due consiglieri delegati, con deleghe che spaziano dall’intelligenza artificiale alla finanza per la crescita, dall’export all’innovazione, fino ai temi della comunità, della sostenibilità e del supporto alle micro e piccole imprese.
Il programma del quadriennio prende forma nel documento «Fare grande la Piccola», che richiama la storia industriale di Torino, cresciuta grazie a un tessuto diffuso di piccole imprese capaci nel tempo di generare grandi realtà produttive e culturali. «La Piccola Industria è il cuore del nostro sistema produttivo ed è anche il luogo in cui si formano competenze, coraggio e responsabilità imprenditoriale», ha sottolineato Musso.
Le linee guida si articolano attorno a cinque pilastri strategici. La finanza è indicata come prima politica industriale, con l’obiettivo di rafforzare la cultura finanziaria, l’accesso al credito e la capitalizzazione delle imprese, anche attraverso strumenti alternativi e momenti strutturali di incontro tra pmi e investitori. L’innovazione punta sull’intelligenza artificiale come nuova alfabetizzazione industriale, pensata come leva diffusa di produttività e competitività e non come tecnologia riservata a pochi.
L’internazionalizzazione è presentata come leva indispensabile di sviluppo, con un’attenzione particolare alle competenze negoziali necessarie per affrontare mercati complessi e globali. La leadership viene letta come capacità degli imprenditori di crescere insieme alle proprie aziende, facendo di metodo, responsabilità e disciplina gli strumenti per guidare il cambiamento. La comunità, infine, è indicata come valore distintivo della Piccola Industria torinese, fondata su comunicazione, confronto e aggregazione per trasformare gli interessi individuali in un interesse collettivo.
Nel suo intervento Fausto Bianchi ha evidenziato come il territorio torinese rappresenti uno dei più antichi e solidi poli industriali del Paese, sottolineando il potenziale dell’intelligenza artificiale come fattore di crescita per le pmi, a fronte di un utilizzo ancora limitato rispetto alla media europea.
Classe 1973, nato a Castellamonte, Musso è laureato in Economia e commercio e opera nell’azienda di famiglia Space 2000, di cui è amministratore delegato dal 2005 insieme al fratello Cristiano. Dal 2009 è alumnus dell’Harvard Business School, vicepresidente dell’Unione Industriali Torino dal 2020 e presidente del gruppo Moda tessili e accessori.
In chiusura, Musso ha ribadito che la competitività della piccola industria non dipende soltanto dalle singole imprese, ma dalla qualità delle relazioni che il sistema è in grado di costruire. Un messaggio di continuità e rilancio che apre ufficialmente il nuovo corso della Piccola Industria torinese.