Monsignor Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, ora è cardinale

Il Sacro Collegio risulta ora composto di 253 porporati

Carlo Santori 07/12/2024
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Papa Francesco ha tenuto oggi un Concistoro ordinario pubblico per la creazione di 21 nuovi cardinali. Tra loro Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa.

Alla celebrazione in Vaticano oggi hanno preso parte le principali autorità civili di Torino e del Piemonte, tra cui il sindaco Stefano Lo Russo, il presidente Alberto Cirio, il prefetto Donato Cafagna, il presidente della Corte d'Appello Edoardo Barelli Innocenti, i sindaci e gli assessori dei Comuni di Givoletto e Druento. Tra le autorità e le presenze religiose, il vescovo ausiliare di Torino, monsignor Alessandro Giraudo, e il vescovo emerito di Susa, monsignor Alfonso Badini Confalonieri, alcune rappresentanze del consiglio episcopale e del clero di Torino e Susa, insieme a religiose e religiosi. A questi si sono uniti oltre duecentocinquanta fedeli, tra cui parenti e amici, i seminaristi, i parrocchiani di Druento, Givoletto e Santissimo Nome di Maria (Torino), dipendenti e direttori della Curia metropolitana. Dopo la celebrazione, dalle 17.30 alle 19.30, nell'Aula della benedizione del Palazzo apostolico, il neocardinale ha salutato fedeli, amici e autorità nelle tradizionali visite di cortesia e domani alle 9.30, nella Basilica di San Pietro, parteciperà alla celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre assieme ai nuovi cardinali e al Collegio cardinalizio.

"L'avventura della strada, la gioia dell'incontro con gli altri, la cura verso i più fragili: questo deve animare il vostro servizio di cardinali". E "fare la strada di Gesù significa, infine, essere costruttori di comunione e di unità": "posando il suo sguardo su di voi, che provenite da storie e culture diverse e rappresentate la cattolicità della Chiesa, il Signore vi chiama a essere testimoni di fraternità, artigiani di comunione e costruttori di unità. E questa è la vostra missione". E' quanto ha detto papa Francesco ai 21 nuovi cardinali. Commentando il Vangelo, il Pontefice sottolinea che "il tarlo della competizione distrugge l'unità" e, "parlando della competizione corrosiva di questo mondo", Gesù "è come se dicesse: venite dietro a me, sulla mia strada, e sarete diversi; sarete un segno luminoso in una società ossessionata dall'apparenza e dalla ricerca dei primi posti". "Questo può succedere anche a noi - avverte Francesco -: che il nostro cuore perda la strada, lasciandosi abbagliare dal fascino del prestigio, dalla seduzione del potere, da un entusiasmo troppo umano per il nostro Signore". Per questo, suggerisce ai neo-porporati, "è importante guardarci dentro, metterci con umiltà davanti a Dio e con onestà davanti a noi stessi, e chiederci: dove sta andando il mio cuore? In quale direzione si muove? Forse sto sbagliando strada?".

Con i 21 nuovi cardinali - di cui 20 elettori e un ultra-ottantenne - il Sacro Collegio risulta ora composto di 253 porporati, di cui ben 140 elettori in un eventuale Conclave (ben oltre il limite di 120 stabilito da Paolo VI e confermato da Giovanni Paolo II) e 113 'over-80'.

"L'impegno per chi sta ai margini, l'attenzione rivolta al mondo del lavoro e alle necessità di persone e comunità, la volontà di coinvolgere i giovani: la missione pastorale di monsignor Repole è costantemente calata in una dimensione pragmatica, aperta al confronto, inserita nella città e nel territorio. Quella di oggi è anche un'occasione per ribadire quella preziosa comunità di intenti che porta a lavorare insieme per il bene di tutte e tutti, e di tutta Torino, un cammino condiviso che contribuisce a farci guardare al futuro con coraggio e speranza, insieme". Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. "Partecipare alla cerimonia solenne è stata davvero una grande emozione - dice il sindaco -. Abbiamo accolto l'invito con gioia e siamo particolarmente orgogliosi di poter celebrare con lui a Roma un riconoscimento che coinvolge anche la diocesi, tutta la comunità e la nostra città, per cui il neo cardinale porta avanti un impegno che si inserisce pienamente in quella dimensione di cura per gli altri che ha da sempre caratterizzato la storia di Torino", conclude Lo Russo che esprime le congratulazioni "da parte di tutta Torino".

Ma chi è Monsignor Repole?

Repole è nato a Torino il 29 gennaio 1967, poi cresciuto a Druento e Givoletto, nel Torinese. In seminario a undici anni, ha studiato filosofia e teologia a Torino e ha ricevuto l'ordinazione presbiterale dal cardinale Giovanni Saldarini il 13 giugno 1992. Vicario di una parrocchia a Torino dal 1992 al 1996, ha proseguito gli studi di Teologia sistematica alla Pontificia università gregoriana a Roma, con licenza nel 1998 e dottorato nel 2001 con una tesi sul pensiero di Henri de Lubac in dialogo con Gabriel Marcel. Dal 2001 ha insegnato Teologia sistematica alla sede parallela di Torino della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale e all'Istituto superiore di Scienze religiose della stessa città. Canonico della Real chiesa di San Lorenzo a Torino dal 2010, è stato presidente dell'Associazione teologica italiana dal 2011 al 2019 e preside della sezione di Torino della Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale e collaboratore della parrocchia Santa Maria della Stella a Druento.

È stato anche membro del cda dell'Agenzia della Santa Sede per la valutazione e la promozione della qualità delle Università e Facoltà ecclesiastiche (Avepro) dal 2016. Tra gli altri incarichi di questi anni, quello di coordinatore della pastorale universitaria, di membro della Commissione ecumenica, di assistente ecclesiastico diocesano del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic) e di membro del Consiglio presbiterale diocesano.

Tra le sue pubblicazioni ci sono Il pensiero umile. In ascolto della Rivelazione (Città Nuova 2007), Come stelle in terra. La Chiesa nell'epoca della secolarizzazione (Cittadella 2012), La Chiesa e il suo dono. La missione fra teologia ed ecclesiologia (Queriniana 2019). Il 19 febbraio 2022 papa Francesco lo aveva nominato 95/o arcivescovo metropolita di Torino e vescovo di Susa, ricevendo l'ordinazione il 7 maggio dello stesso anno da monsignor Cesare Nosiglia.

Nel corso della sessione autunnale, che si è svolta a Matera dal 20 al 22 settembre 2022, il Consiglio episcopale permanente della Cei lo ha nominato membro della Commissione episcopale per l'Educazione cattolica, la scuola e l'università. Nella riunione del 5 e 6 ottobre 2022 ad Aosta i vescovi di Piemonte e Valle d'Aosta lo hanno eletto vicepresidente della Conferenza episcopale di Piemonte e Valle d'Aosta.

 

 


 

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